Caparra

La caparra è una somma di denaro versata a titolo di reciproca e mutuale garanzia contro l'inadempimento nel contratto oppure come corrispettivo per il caso di recesso dal contratto.

La sua funzione è infatti quella di prevedere una sorta di risarcimento immediato nel caso di inadempienza contrattuale e in caso di adempimento deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta.

Esistono due tipi di caparra:
 
caparra confirmatoria: questa caparra si chiama confirmatoria poiché in passato costituiva mezzo di prova della formazione del contratto e dunque "confermava" la sua esistenza (oggi i mezzi di prova dell’esistenza di un contratto sono tali da renderla non più così centrale nella verifica probatoria). 
La sua funzione primaria è quella di prevedere una sorta di risarcimento immediato nel caso di inadempienza contrattuale: se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l'altra può recedere dal contratto, trattenendo la caparra; se inadempiente è invece la parte che l'ha ricevuta, l'altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra.
Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare la esecuzione o la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali.
La caparra deve essere esplicitamente dichiarata: la norma prevede che quanto versato deve essere dato "a titolo di caparra”.
 

caparra penitenziale: questa caparra contiene in sé la funzione di corrispettivo del recesso: se nel contratto è stipulato il diritto di recesso per una o per entrambe le parti, la caparra ha la sola funzione di corrispettivo del recesso.
In questo caso il recedente perde la caparra o deve restituire il doppio di quella che ha ricevuto.
Il nome non deriva, come potrebbe sembrare, da una "pena" da scontare, bensì dallo lus poenitendi, diritto di pentirsi di aver sottoscritto il contratto, e configura il prezzo per l'esercizio di questo diritto.
La differenza sostanziale sta nel fatto che nel primo caso l’interessato può comunque insistere per l’adempimento e richiedere eventualmente un risarcimento per l’ulteriore danno subito, mentre nel secondo caso il recesso contrattuale è previsto, dunque nel caso di inadempienza o viene pagato il doppio della caparra o questa non viene restituita.

 

 

 

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