Glossario mutui

Oneri accessori del mutuo | mutuisi.it

Scritto da Admin | Jun 25, 2021 5:20:17 PM

Gli oneri accessori del mutuo sono una delle voci di spesa che vanno tenute in considerazione quando si richiede un mutuo.

I costi del mutuo, infatti, comprendono il rimborso della quota capitale e della quota di interessi, TAN e TAEG, ma anche di una serie di spese accessorie.

Scopriamo quali sono le spese da sostenere a favore della banca per l’accensione di un mutuo che vengono generalmente indicate come oneri accessori.

Spese di istruttoria

Per spese di istruttoria si intende la somma da versare per l’apertura della pratica.
L'istituto di credito richiede infatti al mutuatario una piccola percentuale per valutare la domanda di mutuo e dare il proprio parere di fattibilità. 
Solitamente le spese di istruttoria rientrano tra lo 0,50 e l’1% dell’importo del mutuo, ma in alcuni casi sono nulle.

Sempre in fase di apertura, può capitare di dover versare qualcosa, ma si tratta sempre di pochi euro, per ottenere alcuni tra i documenti necessari per il  mutuo.
Stiamo parlando, ad esempio, dei certificati di residenza o dello stato di famiglia che vengono rilasciati dal Comune a fronte del costo della marca da bollo, oppure dei certificati di iscrizione alla Camera di Commercio in caso di liberi  professionisti.

 

La perizia

Tra le spese accessorie rientrano i costi per effettuare la perizia sull’immobile, indispensabile alla banca per decidere quale importo concedere in prestito.
Il lavoro del perito, che solitamente è legato alla banca, costa intorno ai 300 euro,ai quali vanno aggiunti l'IVA, il contributo per la sua cassa di previdenza e il rimborso spese di viaggio.
 

Le spese notarili

Come è nota, il contratto di mutuo va stipulato alla presenza di un notaio.
La parcella da versare al notaio può variare da professionista a professionista. Solitamente vanno preventivate almeno 2.000 euro di spese, considerati anche i costi dell’atto di iscrizione dell’ipoteca.
 

Le imposte

Il mutuo, per legge, è soggetto al versamento di imposte, che vengono trattenute direttamente dalla banca.
Il valore delle imposte varia in base alla tipologia di immobile che hai acquistato ed è inferiore se il finanziamento riguarda la prima casa.


Se il finanziamento riguarda la prima casa, infatti, si parla dello 0,25% dell'importo del mutuo (del 2% se il finanziatore è un ente diverso da una banca o da una finanziaria assimilata).
In caso di seconda casa o di immobile commerciale, l’imposta sale al 2% per i contratti stipulati fino a fine 2013, mentre per quelli stipulati a partire dal 2014 è prevista un’imposta fissa di 50 euro.
L’imposta sostitutiva per il mutuo seconda casa ammonta a 200 euro se l’immobile si acquista direttamente dalla società costruttrice entro quattro anni dalla fine dei lavori.


Le polizze assicurative

Le banche richiedono quasi sempre l'acquisto di polizze assicurative come ulteriore garanzia del finanziamento.
Si tratta di polizze per assicurarsi contro vari tipi di imprevisti, quali il rischio di incendio e scoppio, polizze vita, polizze contro la perdita del lavoro, ecc...

Attualmente in Italia la legge prevede l’obbligatorietà di stipulare solo la polizza contro incendio e scoppio, che spesso viene offerta dalla banca, mentre non vi è alcun obbligo di legge sulla polizza vita o altro.

Esistono poi polizze facoltative abbinate ai mutui facoltative, chiamate CPI - Creditor Protection Insuranceche proteggono dal rischio morte, invalidità, malattia grave e perdita del lavoro.

In ogni caso, le polizze mutuo, come stabilito dal Decreto Concorrenza (Ddl n.2085-B), approvato il 2 agosto 2017, non possono essere imposte dalle banche al momento dell'erogazione del mutuo: il richiedente ha infatti il diritto di scegliere liberamente sul mercato l’assicurazione che ritiene più conveniente e, in ogni caso, la banca/finanziaria deve fornire almeno due preventivi tra cui scegliere.