Si avvicina la scadenza dei termini per presentare la dichiarazione dei redditi, 9 luglio 2018 per il 730 ordinario consegnato tramite sostituto d'imposta o 23 luglio 2018 per il 730 consegnato tramite CAF. Per l'Unico la nuova scadenza fiscale è il 31 ottobre.
La nostra normativa consente di detrarre dall'Irpef il 19% degli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione riferiti a mutui ipotecari per l'acquisto della prima casa. La spesa massima che è possibile portare in detrazione è di 4mila euro (Legge 244/2007), con un limite di rimborso pari a 760 euro.
Tra le spese che è possibile portare in detrazione c'è anche una parte dei costi del mutuo, tra cui
NON fanno parte delle spese che è possibile portare in detrazione
Tutti coloro che stipulano un mutuo finalizzato all'acquisto dell'abitazione principale, che deve essere adibita a prima casa entro 1 anno dall'acquisto e rimanerlo per tutta la durata del periodo d'imposta per cui si chiedono le detrazioni. In caso di mutui per acquisto e ristrutturazione, si potrà portare in detrazione solamente la quota riferita all'acquisto, se distinguibile. Non si possono portare in detrazione le eventuali aperture di credito per il pagamento delle prime spese, anche se connesse al mutuo.
Quando si perde la detrazione?
La possibilità di usufruire delle detrazioni si perde nel caso in cui l'abitazione diventa seconda casa, tranne alcuni casi particolari:
1. Trasferimento per motivi di lavoro avvenuto dopo l'acquisto, anche se si affitta l'immobile.
2. Ricoveri ospedalieri o in strutture di lunga degenza, ma solo se l'immobile non viene affittato.
3. Forze armate e di polizia, purchè sia l'unica abitazione di proprietà.
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