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Surroga mutuo ex INPDAP: come funziona

4 min di lettura

In un contesto economico instabile come quello odierno, l’opzione di rinegoziare il mutuo tramite la surroga non è da scartare, anche rispetto al mutuo ex INPDAP: ti spieghiamo cos’è e come funziona la surroga del mutuo da banca a ex INPDAP e da ex INPDAP banca.

Come funziona la surroga del mutuo ex INPDAP?

Come ti spieghiamo nella pagina dedicata al mutuo per dipendenti pubblici, esiste una forma di finanziamento agevolato pensato specificamente proprio per le persone che lavorano nel settore pubblico, appunto. Questa tipologia di finanziamento viene anche chiamata mutuo INPS e si tratta del mutuo ex INPDAP - anche se potresti sentirlo chiamare così tuttora!

Bene, senza addentrarci troppo nei dettagli del finanziamento agevolato per i dipendenti pubblici - che puoi approfondire nella pagina dedicata -, questa volta ti spieghiamo come funziona la surroga del mutuo ex INPDAP. Innanzitutto, riassumiamo velocemente cos’è la surroga del mutuo. Questa procedura, detta anche surrogazione o portabilità del mutuo -, consente di spostare il tuo finanziamento in un’altra banca che offre condizioni più vantaggiose. La surroga del mutuo ti permette infatti di aprire un nuovo contratto, dunque di modificare la durata del finanziamento, lo spread e, appunto, anche la tipologia di tasso (variabile, fisso o variabile con cap).

E, in un contesto economico instabile come quello odierno, l’opzione di rinegoziare il mutuo tramite la surroga non è da mai scartare - come puoi verificare anche tu leggendo il focus sulla convenienza o meno di questa scelta. Potrà sembrarti strano, ma questo può valere anche rispetto al mutuo per i dipendenti pubblici. È infatti possibile surrogare e rinegoziare i mutui ex INPDAP, proprio come tutti gli altri mutui, e in entrambe le direzioni. Ovvero: se una persona iscritta da almeno un anno alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali INPS ha già un mutuo presso un’altra banca, può sempre chiederne la sostituzione con quello riservato ai dipendenti pubblici, sempre ammesso che sia in possesso di tutti i requisiti che specifichiamo nella pagina dedicata.

La surroga a mutuo ex INPDAP, poi, non prevede alcuna spesa e, di fatto, permette di accendere un nuovo mutuo con l'INPS, utilizzando l'ipoteca originaria del mutuo precedente e mantenendo l'esatto importo del debito residuo, seppur rinegoziando altri elementi contrattuali, come vedremo tra poco.


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Surroga del mutuo ex INPDAP: Regolamento, documenti e modalità

Per quanto riguarda i riferimenti normativi relativi al mutuo ex INPDAP, il Regolamento INPS per i mutui ipotecari edilizi riservati agli iscritti alla Gestione ex INPDAP dell'INPS è in vigore dal 1° gennaio 2019, è stato modificato nel corso del 2020 e varrà fino alla fine dell’anno in corso, il 2022. Il Regolamento INPS per il mutuo ex INPDAP definisce anche quali sono i documenti necessari per presentare la domanda di surrogazione, oltreché la modalità - che vedremo più avanti - e le tempistiche della pratica.

Rispetto a queste ultime, è bene specificare che, una volta che la banca oppure l’INPS - a seconda della direzione del passaggio - sono tenuti a dare un riscontro alla richiesta entro 30 giorni, altrimenti l’istituto che cede il mutuo dovrà pagare una penale dell’1% del valore del mutuo per ogni mese di ritardo. La procedura, in ogni caso, è abbastanza semplice, dato che l’unico onere a carico del mutuatario è quello di informarsi dettagliatamente su quale sia il mutuo più conveniente nella sua situazione e procedere con la domanda di surroga del mutuo da banca a ex INPDAP oppure, viceversa, da ex INPDAP a banca.

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Come funziona la surroga da banca a ex INPDAP? E da ex INPDAP a banca?

Partendo dalla prima casistica, ovvero quella della surroga del mutuo da banca a ex INPDAP, come anticipato, questa procedura consente a un dipendente o un pensionato iscritto alla gestione ex INPDAP, che abbia ottenuto in mutuo da una banca, di richiedere il trasferimento di questo finanziamento presso l'INPS.

Ovviamente, per poter ottenere la surroga dalla banca al mutuo INPDAP, bisogna disporre di tutti i requisiti richiesti normalmente dall'ente per usufruire del mutuo per dipendenti pubblici. Dopodiché, se il mutuo ex INPDAP conviene più di quello con la banca, bisogna innanzitutto presentare la domanda di surroga all'INPS compilando gli appositi moduli e i documenti richiesti. Come anticipato, questa procedura non prevede costi a carico del richiedente, dato che sono state rimosse l'imposta di registro, l'imposta di bollo, le imposte ipotecarie e catastali e le tasse sulle concessioni governative. Inoltre, sempre stando al Regolamento INPS sul mutuo ex INPDAP, al debitore non possono essere imposte spese o commissioni per la concessione del nuovo mutuo, per l'istruttoria e per gli accertamenti catastali. Passando al mutuo INPS, è possibile scegliere il tasso fisso (calcolato in base al loan-to-value) o il tasso variabile pari all'Euribor a 3 mesi, calcolato su 365 giorni, maggiorato di 200 punti base, e rilevato al 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre, 31 dicembre.

Ti sarà utile sapere anche che la surroga al mutuo ex INPDAP può richiedere vari giorni, durante i quali, una volta sottoscritta la portabilità, il notaio dovrà informare il direttore della sede INPS della modifica del nuovo contratto entro 3 giorni dalla sottoscrizione tramite PEC. Dopodiché il notaio può inviare ad INPS tutti i documenti che attestano l’avvenuta surroga mutuo ex INPDAP entro 30 giorni. Dopo che la surroga è stata accettata, e il contratto viene regolarmente perfezionato, l’accensione del mutuo INPS può ritenersi completata. Per spiegarti ancora più chiaramente come si fa la surroga da banca a mutuo ex INPDAP, ecco i passaggi da seguire:

A questo punto, basterà inserire tutte le informazioni richieste (importo del mutuo, finalità, tipologia, dati anagrafici del richiedente, allegati, ecc.) e la documentazione necessaria (documento d’identità, busta paga o cedolino della pensione, oltre ai moduli INPS), per poi procedere con la domanda.


Per quanto possa sembrare strano, si può presentare anche la casistica della surroga del mutuo ex INPDAP a un finanziamento da un’altra banca. Ovviamente questa scelta implica la rinuncia alle agevolazioni previste per i dipendenti pubblici, ma può capitare che alcune banche offrano condizioni contrattuali più vantaggiose di quelle proposte da INPS. Infatti, surrogare un mutuo agevolato ex INPDAP significa poter rinegoziare i costi e la rata cambiando istituto di credito, con cui contrattare le nuove condizioni relative ai tassi di interesse e alla durata del mutuo. Anche in questo caso la procedura non prevede spese da parte del richiedente, che deve solo presentare la domanda senza dover pagare alcuna imposta. Anche per la surroga del mutuo da ex INPDAP alla banca occorre presentare una documentazione specifica, ovvero:

  •  atto del finanziamento autenticato
  •  polizza assicurativa
  •  perizia tecnica
  •  dichiarazione di agibilità dell’immobile
  •  quietanza di pagamento
  •  relazione del notaio.
La domanda, poi, deve essere presentata dalle medesime persone che avevano fatto richiesta del mutuo ex INPDAP, dunque esclusivamente dipendenti pubblici con un contratto a tempo indeterminato e pensionati pubblici che presentano tutti i requisiti indicati da INPS per il suo mutuo agevolato.

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Rinegoziare il mutuo ex INPDAP? Ecco come!

Vogliamo chiudere questo focus sulla surroga del mutuo ex INPDAP parlando della possibilità di rinegoziare il mutuo stesso. Infatti la surroga del mutuo consente, di fatto, la rinegoziazione del mutuo, ovvero di modificare uno o più elementi del contratto originario. È importante specificare che la rinegoziazione del mutuo può essere svolta anche con la stessa INPS o con la propria banca, ovvero senza richiedere la surroga, ma non è detto che queste siano disponibili a farlo. Con la portabilità del mutuo, invece, è sempre possibile rinegoziare le condizioni del mutuo

Per quanto riguarda la rinegoziazione del tasso di interesse (Articolo 7, comma 4, del Regolamento), chi ha un mutuo INPS può decidere di passare dal tasso fisso al tasso variabile o viceversa solamente una volta per tutta la durata del contratto di mutuo e può farlo soltanto dopo almeno due anni dall'inizio del contratto. Oltre a ciò, i mutuatario che non sono in ritardo con i pagamenti delle rate, possono rinegoziare - sempre una sola volta - la riduzione del tasso di interesse inizialmente pattuito e la riduzione o il prolungamento della durata del contratto. Le altre condizioni per poter rinegoziare il mutuo ex INPDAP sono soltanto gravi condizioni di salute del mutuatario o del coniuge, la morte di uno dei due, la perdita del lavoro involontaria del mutuatario o del coniuge o altri eventi del tutto eccezionali e possibili da dimostrare secondo i termini di Regolamento INPS. Ma come si fa a rinegoziare il mutuo ex INPDAP?

Per prima cosa bisogna presentare espressamente domanda all'ente per via telematica, scrivendo al direttore della sede INPS di riferimento per la zona in cui si trova la casa oggetto del mutuo. Il direttore ha poi a disposizione 30 giorni dalla presentazione della domanda per accoglierla o rifiutarla, dopodiché, se la domanda viene accettata, conterrà le modalità della negoziazione e la data di decorrenza, altrimenti il mutuatario può fare ricorso al direttore regionale entro 15 giorni dal rifiuto. Bene! Ora che sai tutto su come rinegoziare il mutuo ex INPDAP, se la rata del tuo mutuo sta diventando pesante da sostenere, ti suggeriamo di scoprire le condizioni proposte da altre banche e valutare se procedere con la surroga del mutuomagari dopo aver consultato le previsioni Euribor 2023!


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