"Gli Stati Uniti sono pronti a citare in giudizio una dozzina di banche per i mutui ipotecari", questo il succo di un articolo comparso sul New York Times di venerdi scorso.
Risulta inoltre che anche la Federal Reserve ha chiesto a Bank of America di indicare le misure che intende prendere se le sue riserve peggioreranno in conseguenza delle perdite sui mutui ipotecari.
Episodi inusuali che hanno creato non pochi problemi in borsa alle banche mostrando però una nuova positiva e trasparente vigilanza da parte della Federal Reserve.
Sono in vista anche azioni legali da parte dell’agenzia governativa F.H.F.A. nei confronti di 17 banche accusate di aver fornito false valutazioni sugli strumenti finanziari che inglobavano mutui ipotecari con particolare riferimento alle scadenti condizioni economiche dei mutuatari.
L’insolvenza di quest’ultimi ha fatto precipitare il valore dei titoli e del mercato immobiliare con danno degli investitori.
L’agenzia governativa intende ottenere il rimborso delle perdite subite dai due fondi interessati (Fannie Mae e Freddie Mac) pari a circa 30milioni di dollari.
Da rimarcare che i mutui ipotecari subprime sono considerati all’origine dell’attuale crisi finanziaria.
L’atteggiamento del Governo americano appare singolare in quanto finora è stato impegnato a salvare le grandi banche con il denaro dei contribuenti per evitarne il fallimento. L’effetto paradossale di questo salvataggio è stato quello di alimentare e non frenare la speculazione con la conseguente imposizione di misure di austerità anche in Europa e l’immissione di liquidità da parte delle banche centrali per l’acquisto di titoli pubblici.
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