Nel 2021, il mercato residenziale ha segnato una significativa crescita in termini di volumi, chiudendo con una variazione delle compravendite del +34%, rispetto al 2020, per un totale di 748.523 transazioni (Dati Agenzia delle Entrate).
Da un lato si tratta di un rimbalzo prevedibile a seguito del calo registrato nel periodo di lockdown del 2020, dall’altro i dati mostrano una crescita del 24% rispetto al 2019.
Secondo le rilevazioni operate presso le agenzie dei network Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, nel 2021, nelle grandi città si è registrata una variazione dei prezzi intorno al +0,5% rispetto al 2020.
I tempi medi di vendita nel secondo semestre del 2021 sono in lieve calo e si attestano su una media di 4,2 mesi, rispetto ai 4,4 del primo semestre del 2021, mentre gli sconti in sede di chiusura delle trattative sono risultati in lieve diminuzione, passando dal 12% del 2020 all’11%.
"Il mercato residenziale nel 2021 ha mostrato una decisa ripresa sia nelle grandi città che nei non capoluoghi, migliorando le performance del 2019".
Marco Speretta, Direttore Generale Gruppo Gabetti
L'analisi mercato residenziale continua con l'andamento delle transazioni residenziali.
Nel 2021, secondo i dati Agenzia delle Entrate, si sono realizzate 748.523 transazioni residenziali, +34% rispetto al 2020.
Tale variazione, oltre all’effetto rimbalzo, dovuto al calo del 2020, dimostra una ripresa significativa delle compravendite delle abitazioni, con risultati migliori di quelli pre Pandemia dove il 2021 registra un +24% di transazioni rispetto al 2019. Questo è confermato anche dall’esperienza delle agenzie Gabetti, Professionecasa, Grimaldi che hanno visto una piena ripresa delle attività nel 2021.
Nel 2021 tutte le macro aree hanno riscontrato una variazione positiva: +32,8% al Nord, +35,3% il Centro e +35,6% il Sud. Nel complesso i capoluoghi presentano una variazione del +28,7%, mentre i non capoluoghi del +36,5%.
Guardando alle otto maggiori città italiane per popolazione, complessivamente nel 2021 si sono registrate 116.049 transazioni, +27,9% rispetto al 2020 e +11% rispetto allo stesso periodo del 2019. Contestualmente le restanti province hanno registrato una variazione del +34% rispetto al 2020 e del +24% rispetto al 2019.
Tutte le città hanno segnato una netta ripresa dei volumi rispetto al 2020: in particolare Genova ha segnato una crescita del +32,2%, seguita da Roma +31,4%, Firenze +28,9%, Torino +28,2%, Napoli +27,6%, Milano +24,4%, Bologna +22,6% e Palermo +21,7%.
Il 2021 ha visto un lieve rialzo dei prezzi rispetto al 2020 segnando un +0,5%, frutto di una variazione del +0,3% nel primo semestre e del +0,2% nel secondo. In particolare, nel secondo semestre, Milano (+2,2%) emerge per il dato positivo, già mostrato anche nel semestre precedente.
Stessa tendenza, anche se con valori più contenuti, per Bologna (+1%) e per Firenze (+0,4%). Quotazioni sostanzialmente stabili, in lieve diminuzione, si registrano per la città di Genova (-0,4%), Napoli e Palermo (-0,3%). Quotazioni in diminuzione per Torino (-0,7%) mentre Roma riduce la variazione negativa registrando un -0,2%.
I tempi medi di vendita nel secondo semestre del 2021 nelle grandi città sono in lieve calo, su una media di 4,2 mesi, rispetto ai 4,4 del primo semestre del 2021.
Nel secondo semestre del 2021, gli sconti medi tra prezzo richiesto dal venditore e prezzo di chiusura della trattativa per le grandi città sono passati dal 12% del 2020 all’11% per le soluzioni usate. Questa media vede in realtà una sensibile differenza tra immobili “a prezzo”, che vedono ridursi la percentuale indicata anche sotto il 10%, e quelli che invece vengono immessi sul mercato a prezzi non attuali, con successivi ribassi.