Anche detta portabilità del mutuo, è una delle modalità previste per cambiare mutuo insieme alla rinegoziazione e alla sostituzione e, probabilmente, la più nota.
Lo scopo principale per cui si decide di cambiare mutuo mediante l'istituto della surroga è il risparmio, in quanto trasferire il proprio finanziamento in corso ad un'altra banca consente di negoziarne nuovamente le condizioni, approfittando di promozioni e tassi di interesse più bassi.
Sarà l'istituto di credito prescelto, inoltre, ad accollarsi tutti i costi di "trasloco" del mutuo, ovvero la perizia, l’istruttoria, le imposte e l’onorario del notaio.
Al mutuatario spetterà il solo versamento della tassa ipotecaria pari a 35€.
Per queste ragioni, le banche non sono solite accettare proposte di surroga se il mutuo è alla fine del periodo di ammortamento e se il residuo è al di sotto dei 50/60 mila euro, perché al di sotto di quella soglia gli interessi da guadagnare sarebbe troppo pochi o la banca rischierebbe di andare addirittura in perdita.
Pertanto è consigliabile immaginare questa soluzione quando si è ancora lontani dalla scadenza del finanziamento, ma lo spread mutuo applicato dal proprio istituto erogatore è comunque più alto dei tassi attuali.
Negli anni passati la surroga ha goduto di un grande successo perché è andata incontro all'esigenza di usufruire di condizioni migliori soprattutto per coloro che avevano stipulato il mutuo in un periodo precedente alla crisi e a tassi oltre il 5%.
A partire dal finire del 2018, la surroga sta conoscendo una leggera flessione dovuta al grande ricambio di mutui e al complessivo abbassamento dei tassi di interesse applicati dalle banche.
Si tratta, quindi di una contrazione delle richieste del tutto fisiologica che dimostra come il mercato libero dei mutui, sempre più allineato a logiche commerciali anche attraverso l'applicazione di sconti e promozioni stagionali, sta funzionando talmente bene da produrre sempre meno la necessità di cambiare mutuo.
Secondo ricerche di settore, infatti, se alla fine del 2016 le surroghe costituivano quasi il 60 per cento delle richieste a fronte di + 33% di nuovi mutui, alla fine dello scorso anno, invece, sono tornati a prevalere i mutui prima casa con quasi il 50% delle richieste contro il 40% di surroghe.
L'andamento dei muti 2019 sta diventando via via sempre più organico, crescendo ancora le richieste di mutui nuovi rispetto ai mutui surroga - circa 54% vs 34%.
A confermare il trend sono anche i dati elaborati dal Barometro del credito alle famiglie in Italia.
Questa ricerca ha evidenziato che da un lato le domande di mutui surroga sono diminuite, mentre dall’altro le richieste di mutui tradizionali sono aumentate.
in particolare, nel 2018 si è registrato un calo delle richieste di surroga del -0,6%, mentre le richieste di nuovi mutui sono salite del +2 per cento.