Nella stessa rilevazione emerge il calo dell'importo medio richiesto dai mutuatari, pari a 120.144 euro, il valore più basso segnalato negli ultimi anni.
A causare la contrazione dell'importo medio sarebbe la minore disponibilità di reddito da parte delle famiglie, che sarebbero quindi impossibilitate a richiedere un mutuo di un importo superiore. Anche quando lo stipendio è tale da permettere l'erogazione di un mutuo di importo superiore, i mutuatari tenderebbero ad avere un atteggiamento improntato alla prudenza, richiedendo in media meno di quanto è nelle loro possibilità.
Atteggiamento più cauto anche da parte delle banche che, in pieno allarme sofferenze, effettuano valutazioni più attente prima di concedere un mutuo.
PREZZO DEGLI IMMOBILI
Questo dato, tuttavia, non si presta solamente ad interpretazioni negative: il prezzo degli immobili, infatti, è anch'esso ai minimi storici, così come i tassi di interesse. Questo fa sì che sia possibile acquistare l'immobile desiderato contraendo un mutuo di importo minore.
Questo dato è inoltre parzialmente composto da tutte le surroghe richieste durante l'anno, le quali sono per definizione volte a coprire solamente l'importo residuo di un mutuo precedente, per il quale è possibile usufruire di condizioni maggiormente vantaggiose. I mutui portati ad altre banche, quindi, i quali sono di importo decisamente inferiore rispetto a quelli accesi ex-novo, contribuiscono ad abbassare il dato medio degli importi richiesti.
Non cambia invece, rispetto al 2015, la durata media dei mutui, generalmente superiore ai 15 anni, nè l'età media dei mutuatari, tra i 35 e i 44 anni.
