In particolare, le detrazioni fiscali sul mutuo riguardano l'acquisto, la ristrutturazione e la costruzione di un immobile, purchè questo sia adibito ad abitazione principale dal mutuatario e/o da un suo familiare.
Lo sconto fiscale sul mutuo cambia a seconda della finalità per la quale è stato richiesto.
La detrazione spetta al titolare del contratto di mutuo, anche se l'immobile è adibito ad abitazione principale di un suo familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado).
Buone notizie per chi ha sottoscritto un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale nel 2019: potrà detrarre gli interessi dalle tasse, come vi avevamo anticipato tra le previsioni sui mutui 2019.
Per l'anno in corso, il 2019, è infatti stato confermato uno sconto del 19% su tali interessi calcolabili fino a un massimo di 4.000 euro, cioè entro una soglia di 780 euro da inserire nella dichiarazione dei redditi.
Le detrazioni fiscali sul mutuo consistono in una riduzione sugli interessi passivi applicati dalla banca e sugli oneri accessori (cioè le spese aggiuntive, quali spese notarili, spese di istruttoria, imposte catastali, di registro e ipotecarie, ecc) del finanziamento.
La condizione per poter usufruire di questo sconto Irpef è che tali interessi riguardino mutui ipotecari finalizzati all'acquisto di immobili da adibire ad abitazione principale entro dodici mesi dall'acquisto.
La compravendita deve essere avvenuta nell'anno antecedente o successivo alla data di stipulazione del mutuo: farà fede la data di stipulazione del rogito notarile.
La buona notizia vale anche per chi ha chiesto un mutuo ristrutturazione che potrà portare in detrazione gli interessi sul finanziamento ma per un tetto massimo di 2.582,28 euro annui.
Questa riduzione fiscale sarà, inoltre, cumulabile anche con lo sconto fiscale del 50% entro una soglia di spesa di 96 mila euro previsto per le ristrutturazioni, fino al 65% in caso di interventi volti al risparmio energetico, per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati a un immobile ristrutturato (50%, fino a un tetto di 10 mila euro) e per la sistemazione e il rifacimento di giardini e aree verdi (36%, fino a un massimo di 5.000 euro)