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EurIrs in rialzo, attenti alla data di stipula del mutuo

Scritto da Mutuisì | 8 novembre 2016

Non è la prima volta che un rialzo dei rendimenti del Bund spinge repentinamente verso l'alto i tassi applicati per i mutui a tasso fisso. 

A giugno dello scorso anno, infatti, i rendimenti del Bund sono passati dallo 0,7% al 1,7%, trascinando verso l'alto anche l'EurIrs.

Un comportamento che ha spiazzato tutti coloro che, alla richiesta di mutuo, avevano lasciato l'EurIrs a 10 anni a 0.53 e che, dopo soli due mesi, alla firma del contratto di mutuo, lo avevano ritrovato più che raddoppiato a quota 1.13. 

L'EurIrs a 10 anni è poi tornato a quota 0.61 a febbraio 2016, per poi raggiungere il suo minimo storico (0.31) ad agosto di quest'anno.

PERIODO FAVOREVOLE PER IL MUTUO

E' ancora in tempo, quindi, chi vuole approfittare di questo momento favorevole per stipulare un mutuo a tasso fisso che resterebbe su questo valore per l'intero periodo di rimborso del mutuo. 

Infatti, quando si calcola il tasso di interesse dei mutui a tasso fisso si prende come riferimento l'EurIrs della durata del periodo di rimborso (in questo caso 10 anni) rilevato al momento della stipula. 

In questo momento l'EurIrs è in crescita, ma ancora su valori piuttosto bassi. Non si sa invece cosa accadrà se la stretta monetaria USA dovesse spaventare gli investitori e convincerli a rifugiarsi di nuovo nel Titolo tedesco, considerato particolarmente stabile e quindi utilizzato come “titolo rifugio” nei periodi percepiti come negativi per il sistema economico.

Potrebbe essere l'inizio di una nuova fase di rialzi almeno per quanto riguarda gli indici dei mutui a tasso fisso. Ad ogni modo, è importante verificare sempre che, rispetto al momento della richiesta del mutuo, gli indici di riferimento non abbiano subito importanti modifiche.