L'Italia appare una meta ambita per gli investimenti della banca centrale cinese per l'acquisizione di quote di importanti società. Se finora l'interesse era stato manifestato per aziende quotate e non, adesso le partecipazioni si indirizzano anche verso le nostre banche più grandi.
In base alla comunicazione della Consob, dal 29 Giugno 2015, la People's Bank of China detiene anche il 2% di Monte dei Paschi di Siena e di Unicredit che in termini numerici determinano un'immissione di 750 milioni per Unicredit e di 100 per Mps.
Questa decisione arriva dopo aver acquisito delle quote alcune settimane prima anche in Intesa Sanpaolo. La scelta non è assolutamente casuale considerando che queste tre sono le banche più grandi del nostro Paese.
Inoltre sono sempre più stretti i legami tra gli istituti italiani e quelli cinesi che aumentano la loro presenza sul nostro territorio.
In Italia vige la percentuale di investimento del 2% oltre la quale si impone l'obbligo di comunicazione alla Consob che rende pubbliche le strategie economiche. I cinesi che solitamente sono più riservati nelle decisioni finanziarie, hanno deciso di mostrare apertamente le loro intenzioni: l'acquisizione del 2% di Unicredit e Mps ne è la prova.
Probabilmente questo limite, il più basso in Europa, frena in parte gli investitori cinesi che in altri settori di punta dell'economia italiana, vorrebbero muoversi al coperto.
PARTNERSHIP ITALIA-CINA
Ad un anno esatto dall'incontro tra il ministro dell'Economia Padoan e il governatore cinese Zhou Xiaochuan, la People's Bank of China ha acquisito titoli nelle più grandi società italiane, anche quelle a partecipazione statale come Telecom, Eni, Enel, Fiat e Ansaldo Energia.
I progetti comuni, come quelli a guida Pirelli, vedono impegnate le nostre società e i nostri istituti al fianco di investitori cinesi.
Dopo questi ultimi due interventi, le quote cinesi nel mercato italiano sono di circa 10 miliardi: siamo il terzo Paese europeo per investimenti dopo Gran Bretagna e Francia. Le loro scelte hanno riguardato soprattutto il settore energetico in società molto grandi, a volte a partecipazione statale e quotate.
L'inserimento cinese anche nelle banche e negli istituti finanziari potrebbe essere soltanto il primo passo per l'avvio di attività, sul nostro territorio o all'estero, sostenute proprio dalle stesse banche.
Iscritta all’elenco dei Mediatori Creditizi OAM al num. M393 in data 31.01.2017
C.F. e P.IVA 09729710963, REA Milano 2110415 , Capitale Sociale € 58.824 i.v.
Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Gabetti Property Solutions S.p.A. Via Bernando, 40 - 20139 Milano (MI)