Colpa della disoccupazione giovanile sempre preoccupante. I giovani italiani condannati a rimanere in affitto almeno fino ai 35 anni di età: allo scadere la percentuale dei proprietari dell'abitazione in cui vivono sale già al 65%.
Eppure, in alcuni casi il mutuo serve, anche ai giovanissimi. E' il caso delle giovani coppie con figli ed un contratto di lavoro precario o atipico. Potrebbe sembrare che in questi casi non ci siano alternative all'affitto.
- Affitto a riscatto:
L'affitto con riscatto (altrimenti conosciuto come mutuo più affitto) può rappresentare un'alternativa al mutuo per chi non ha sufficienti garanzie o un reddito certo. Come i giovanissimi, appunto.
L'affitto con riscatto consiste nella stipula di due contratti:
• Un contratto di locazione, in cui gli affitti mensili si dividono in locazione e accantonamenti per l'acquisto dell'abitazione.
• Un contratto di opzione, grazie al quale l'inquilino, allo scadere della data indicata sul contratto, potrà acquistare l'immobile al prezzo indicato, scalando le somme accantonate.
Si tratta di una formula poco diffusa in Italia, che richiede molta attenzione al momento della stipula e che, purtroppo, vista la lunghezza dei nostri procedimenti giudiziari, potrebbe comportare dei rischi in più sia per l'acquirente che per il locatario.
- Mutuo a rate crescenti
Chi ha un reddito mensile certo può richiedere un mutuo a rata crescente utilizzando la garanzia statale aggiuntiva del Fondo di Garanzia per le Giovani Coppie.
I mutui a rata crescente sono concepiti proprio per coloro che prevedono di aumentare il proprio reddito nel tempo. E' il caso dei giovanissimi che, statisticamente, percepiscono un reddito sempre maggiore all'aumentare dell'età. In questo modo i giovani under 35 possono acquistare una casa adatta alle loro esigenze sin da subito e possono sperare di poter pagare di più con il passare degli anni.