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Leasing immobiliare dal 2016

Scritto da Mutuisì | 19 gennaio 2016

Che differenza c’è tra un normale contratto di mutuo e un contratto di leasing immobiliare?

In sostanza, il cliente pagherà un canone, salvo poi avere la possibilità, alla fine di un periodo dato stabilito sul contratto di leasing stesso, di riscattare l’immobile saldando la differenza tra prezzo d’acquisto e quanto già versato tramite i canoni. Il saldo può essere coperto dalla richiesta di un mutuo che a quel punto sarà racchiuso all'interno dell'80%.

In alternativa, alla fine di questo periodo, può restituire l’immobile alla banca o al mediatore, come se avesse pagato l’affitto.

 

Sconti under 35

Agevolati i giovani under 35 anni con reddito inferiore ai 55 mila euro l’anno, che potranno detrarre dalla dichiarazione dell’Irpef il 19% del canone di leasing e relativi oneri accessori (fino ad un massimo di 8mila euro), oltre al 19% del saldo finale, fino ad un massimo di 20mila euro.

 

Potranno portare in detrazione il canone di leasing e il saldo finale anche coloro che superano i 35 anni d’età, ma per la metà dell’importo (fino a 4mila euro per il canone di leasing, fino a 10 mila euro per il saldo finale).

 

Agevolazioni anche per quanto riguarda l’imposta di registro, che per quanto riguarda i contratti di leasing di abitazioni non di lusso sarà pari all’1,5%, mentre per gli immobili ad uso commerciale ed economico rimane al 4%.

 

Prevista anche nel caso del leasing la possibilità di sospendere il pagamento del canone per 12 mesi; come nel caso del mutuo, questa possibilità è data una sola volta durante l’intera durata del contratto di leasing. La sospensione viene aggiunta alla fine del periodo per raggiungere il totale al quale scatta l’opzione del riscatto.