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Manovra BCE: mettere in circolo il denaro

Scritto da Mutuisì | 11 marzo 2015

 

Far aumentare l'inflazione era infatti uno degli obiettivi più importanti della manovra, ma per incentivare le famiglie e le imprese a riprendere a consumare, era prioritario incentivare le banche ad erogare mutui e prestiti a tassi di interesse accessibili. 

Allo scopo di incoraggiare gli istituti, la Bce ha ulteriormente ritoccato verso il basso i tassi di interesse che applica agli istituti  sia per le normali operazioni di rifinanziamento che per le operazioni di rifinanziamento straordinarie. 

 

Spinta a mutui e prestiti

In parole povere, le banche che chiedono prestiti per poter a loro volta concedere dei mutui a famiglie e imprese non pagano interessi sul capitale che viene loro prestato dalla Banca Centrale. Sulle operazioni di rifinanziamento straordinarie i tassi passano dallo 0,30% allo 0,25%.

Quegli istituti che invece decideranno di immobilizzare i capitali depositandoli presso la BCE o acquistando titoli di stato, riceveranno un interesse negativo di -0,4%, dovranno cioè pagare per farlo.

Rassicurazioni da parte di Draghi anche verso coloro che sono preoccupati che i tassi possano di nuovo salire: “rimarranno questi o più bassi a lungo”. Le ripercussioni positive sugli spread dei mutui non tarderanno ad arrivare. Anche chi ha già stipulato un mutuo a tasso variabile noterà gli effetti positivi sulla rata.