L’obiettivo principale è proprio incoraggiare la concessione di prestiti e mutui ad interessi bassi a famiglie ed aziende.
Così facendo, la Banca Centrale auspica un incremento dei consumi e quindi dei prezzi.
Per tamponare questa situazione e rilanciare l'economia, da Francoforte sono state emanate misure volte ad agevolare l'accesso al credito da parte dei cittadini e delle imprese dei singoli Stati: La concessione, senza interessi, di capitali alle banche e l'assorbimento da parte della BCE di una parte dei crediti in sofferenza che gravano sui bilanci delle stesse, permettono agli istituti di muoversi con maggiore libertà.
Cosa cambia quindi per i mutui?
Gli esperti di settore hanno preventivato che almeno per i prossimi tre anni l'Euribor dovrebbe rimanere al di sotto dello zero, per poi aumentare molto lentamente fino ad arrivare a quota 1% nel 2021. Il Presidente Mario Draghi ha però annunciato che i tassi probabilmente rimarranno bassi per un periodo di tempo maggiore di quello indicato dagli esperti di settore.
E' quindi un momento d'oro per stipulare un mutuo a tasso variabile, specialmente se di durata ridotta. Attualmente l'Euribor a 3 mesi è quotato -0,24%, il che significa che chi stipula un mutuo a tasso variabile basato sullo spread a tre mesi, come il Mutuo Variabile Che Banca!, paga lo spread ribassato, ossia il margine che la banca applica al tasso di interesse.