Moratoria sui mutui 2015 nella legge di stabilità

UN INTERVENTO DI SUCCESSO

Secondo il Ministero delle Finanze, il 2014 è stato il terzo anno consecutivo di recessione economica per l’Italia.
In quest’ottica, la Legge di stabilità presentata ad ottobre dal governo Renzi, ora al vaglio del Parlamento, propone una politica definita come di “consolidamento fiscale amico della crescita”, che combina l’esigenza di aggiustare il bilancio del nostro Paese con la necessità di una politica espansiva che stimoli la ripresa economica. 

 

Tra gli interventi previsti nella nuova legge di stabilità c’è il rinnovo della moratoria sui mutui, cioè la possibilità di sospendere le rate dei mutui stipulati con le banche, attualmente in scadenza il 31 dicembre 2014. Infatti il pagamento della quota capitale dei prestiti potrà essere sospeso per tutto il triennio che va dal 2015 al 2017.

La moratoria su mutui e prestiti è stato uno degli interventi di maggior successo, a partire dalla sua introduzione nel marzo del 2009, per dare un po’ di respiro a imprese e famiglie. 


Chi può continuare ad usufruirne e a cosa serve

 

Secondo i dati ABI, tra ottobre 2013 e giugno 2014 sono state accolte 27.151 domande di sospensione dei finanziamento da parte di piccole-medie imprese. Ne possono usufruire le PMI operanti in Italia che non hanno procedimenti esecutivi in corso e che presentano temporanee difficoltà finanziarie.


Tramite questo strumento, le imprese possono:

•    sospendere per 12 mesi il pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio-lungo termine
•    sospendere per 12 o 6 mesi il pagamento della quota-capitale del canone dei leasing
•    aumentare la durata dei mutui
•    allungare a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine
•    allungare di 120 giorni la durata del credito agrario di conduzione ex.art.43 del TUB


Inoltre, è previsto da parte delle banche aderenti al patto l’impegno di concedere finanziamenti alle società di capitali (anche cooperative)  che avviano processi di rafforzamento patrimoniale, anche qualora rimangano condizioni di difficoltà finanziaria. Si spera che questa proroga possa portare ad un rilancio degli investimenti da parte delle imprese, che è uno dei fattori importanti per promuovere la crescita del Paese.

 

 

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