Nel primo trimestre del 2014, infatti, il numero di finanziamenti erogati dalle banche e rivolti al mercato immobiliare privato è salito di un consistente 20%.
Questa è dunque la notizia del giorno: il mercato immobiliare sta riguadagnando energia, e le banche si adeguano ricominciando a concedere mutui.
Osserviamo le cifre più da vicino. Nel corso dei primi tre mesi del corrente anno, si è verificato un aumento del 20% nell'accensione di nuovi mutui casa in confronto allo stesso trimestre del 2013.
Uno dei motori decisivi nella svolta sembrerebbe sicuramente essere il netto calo dei prezzi nel mercato immobiliare - che avrebbe invogliato i risparmiatori medio-piccoli a tornare a investire sul mattone – piuttosto che all'aumento del reddito disponibile.
Lo scorso anno il settore immobiliare si era fermato a 406928 compra/vendite di case, facendo segnare un calo pesante del 9,2% rispetto al 2012, segnando il peggior risultato a partire dal 1985. Nel 2012 le compravendite si erano assestate a quota 448364.
L'esame dettagliato del rapporto dimostra che a calare sia stata soprattutto la vendita di monolocali e case di minori dimensioni.
Gli Italiani hanno preferito puntare soprattutto su immobili di medie dimensioni, e nelle città si è venduto di più e meglio. I migliori risultati sono stati registrati a Milano (+3,4%) e Bologna (+1,5%); la maggiore criticità è stata riscontrata nelle città di Napoli (-5,2%), Genova (-10,3%) e Roma (-7,3%).
In prospettiva futura, va fatto notare che a livello europeo la presenta inversione di tendenza è già in atto da qualche tempo, anche se generata da un mix di fattori differenti (a tuttora assenti in Italia): fattori indotti da investimenti precisi, volti a creare una combinazione ben bilanciata tra innovazione, infrastrutture efficienti, rinnovamento tecnologico e stabilità dei prezzi.