Questo segmento di mercato rappresenta oggi circa il 3% del totale dei mutui erogati e viene visto dalle banche con una certa diffidenza perché non sempre la motivazione della richiesta di denaro e, soprattutto, il suo utilizzo sono chiaramente definiti e controllabili.
Per questo motivo i paletti che la banca pone per accedere a questo tipo di finanziamento sono più rigidi rispetto a quelli, già di per se oggi penalizzanti, in essere per i mutui destinati all’ acquisto di un immobile.
In pratica la percentuale di concessione ammessa dalla banca rispetto al valore dell’immobile offerto in garanzia (Loan To Value) è più bassa (generalmente non si supera il 60/70%), le durate sono più contenute (10/15 anni), gli spread più alti e l’importo massimo del finanziamento non supera i 100 mila euro.
Per tutti questi motivi l’offerta delle banche nel comparto dei mutui di liquidità è sempre stata ed è tuttora piuttosto scarsa.