A causa degli aumenti di spread e della rigidità delle banche, che mettono in difficoltà la maggior parte delle famiglie italiane, le richieste di mutuo per finanziare l’acquisto dell’abitazione primaria sono diminuite del 42%.
Già diffuso in Europa il “Rent to Buy” (affittare per comprare) è un nuovo sistema per diventare proprietari nel tempo di un immobile che sta prendendo piede anche in Italia. I dati sono già significativi infatti si registra un +13% per le offerte ed un +9% per le domande (su base annua).
Questo originale sistema si concretizza facilmente. Il locatore e il locatario sottoscrivono due contratti; nel primo viene pattuito un canone di locazione maggiorato rispetto a quello normale (mediamente di 1,5 volte) mentre nel secondo contratto vengono fissati tutti i termini e le condizioni che regolano l’esercizio dell’opzione per l’acquisto. Il prezzo di acquisto sarà costituito dal valore di mercato dell’immobile diminuito dei canoni di affitto maggiorati versati al locatore.
Importante che il perfezionamento dell’acquisto sia chiaramente contrattualizzato come opzione e non come obbligo per l’affittuario che quindi avrà tutto il tempo per decidere se acquistare l’immobile o rinunciarvi perdendo però, in questo caso, anche la quota maggiorata di affitto versata.
Da tenere presente anche che sino all’acquisto dell’immobile l’IMU resterà a carico del proprietario locatore.
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