In particolare, i cosiddetti mutui Consap, ovvero quei mutui finalizzati all'acquisto della prima casa che giovano della garanzia statale, sono stati potenziati a maggio mediante il decreto Sostegni Bis, che ha elevato la garanzia concedibile dal fondo dal 50% all’80% della quota capitale per tutti coloro che rientrano nelle categorie prioritarie con ISEE non superiore ai 40 mila euro annui.
Ti abbiamo anche raccontato come uscire dall'ISEE familiare per poter rientrare nelle categorie beneficiarie di garanzia all'80%.
Tra le categorie con accesso prioritario al Fondo di Garanzia Statale vi sono soprattutto i giovani, ma vediamo nel dettaglio le categorie:
Per tali categorie è previsto anche un tasso calmierato del finanziamento ovvero “il tasso effettivo globale (TEG) non può essere superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM), pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi della legge 7 marzo 1996, n.108”.
I mutui per i quali è possibile accedere all'intervento del Fondo di Garanzia hanno come finalità l'acquisto, l'acquisto con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica e l'acquisto con accollo da frazionamento - da costruttore e importo massimo di 250 mila euro. L'immobile acquistato tramite mutuo deve essere la prima casa, ovvero l'abitazione dove si andrà realmente a vivere e l'unico immobile in possesso (eccetto il caso in cui il mutuatario abbia acquisito un'altra proprietà per successione causa morte).
Come era prevedibile, un'offerta così ghiotta non poteva lasciare indifferente quella generazione in passato troppo spesso ignorata dal Governo e lasciata fuori dai "giochi".
Secondo i dati raccolti dalla Consap e comunicati da Il Sole 24 Ore (aggiornati al 13 dicembre 2021), nel 2021 le richieste di mutuo con Garanzia statale da parte dei giovani sono state 46.147, cioè quasi il doppio delle richieste del 2020.
Sembra che, a fare la differenza rispetto agli anni passati, sia stata l'estensione della copertura della garanzia pubblica dal 50% all'80%, che però, come abbiamo detto, spetta solo a chi ha ISEE entro i 40 mila euro annui.
Il problema principale di molti giovani è non avere capitali alle spalle da poter investire, motivo per cui non riescono a raggiungere quel 20% che solitamente le banche non concedono: mediante la copertura statale all'80, invece, possono coprire l'intera spesa da sostenere.