Ma oltre la garanzia di uno stipendio, esistono altre garanzie che gli istituti possono accettare:
Se le garanzie che i giovani possono offrire sono insufficienti, si può ricorrere al Fondo di Garanzia per la Prima Casa, che garantisce per il 50% della quota capitale per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, concedendo priorità alle giovani coppie, alle famiglie monogenitoriali con minori a carico e ai giovani sotto i 35 anni titolari di un lavoro atipico secondo la definizione contenuta nell’articolo 1 della legge del 28 giugno 2012 n° 92.
E’ necessario verificare che la banca cui si richiede il mutuo abbia aderito al Fondo.
Anche le banche, per agevolare coloro che sono stati esclusi dai finanziamenti, hanno messo in campo per il 2015 nuove strategie di mercato che risultano più flessibili nei confronti di precari e giovani senza garanzie. È possibile richiedere un mutuo o un prestito fornendo alcune garanzie.
A volte sono un po’ più alti Tan e Taeg e un po’ più basse le somme ma c’è la possibilità di procedere con un mutuo in autonomia, spesso con un garante ma comunque rilasciato al giovane intestatario.