Mutui: ipotizzabile un calo degli spread

 

 

 

Sebbene i dati Istat riferiti al secondo trimestre dell’anno confermino l’inarrestabile calo nell’erogazione dei mutui ipotecari, con una ricaduta consequenziale sul settore immobiliare che vede scendere del 22% circa nei centri maggiori e del 25% circa in quelli minori le compravendite immobiliari, i 70.000 mutui erogati nel periodo suindicato (42,2% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno 2011) dimostrano che non si è ancora davanti ad una paralisi totale ma lasciano aperta una, sia pur piccola, speranza sulle possibilità di ripresa.

Ripresa che comunque non potrà prescindere dall’esito delle prossime elezioni perché solo se i mercati riterranno credibile il prossimo governo e se questo continuerà le politiche di rigore attualmente in vigore si potrà prospettare una riduzione degli spread attualmente applicati dalle banche (oggi mediamente superiori al 3%) in aggiunta agli indici di riferimento per il calcolo dei tassi che fortunatamente si mantengono molto bassi.

 

Per chi intende acquistare casa non resta quindi che aspettare i primi mesi dell’anno 2013 per verificare se si sono create le condizioni per una riduzione dei costi dei finanziamenti ed una ripresa del mercato immobiliare, anche perché è proprio in quel periodo che le banche stabiliscono gli obiettivi per la raccolta delle operazioni di mutuo e pongono in essere la relativa strategia che spesso nel periodo primaverile vede arrivare sul mercato le migliori offerte.

 

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