Le indicazioni sull’euribor, considerando i tassi future per i prossimi 5 anni, indicano un lieve ma graduale aumento del parametro, punto di riferimento per i mutui a tasso variabile.
Per l'anno in corso l'euribor a 3 mesi dovrebbe mantenersi stabile chiudendo a dicembre intorno allo 0,25%. Per il 2014 dovrebbe aumentare leggermente toccando lo 0,50% per poi arrivare all'1% nel 2016. L'aumento dovrebbe essere poi graduale fino a raggiungere l’1,50% a giugno del 2017 e salire fino al 2% nel 2018.
Probabile quindi che i mutui a tasso variabile subiscano un leggero aumento anche se occorre tener presente che l’euribor, complice la crisi di liquidità e del sistema bancario, è ormai da diverso tempo al minimo storico e ben al di sotto della media storica da quando esiste (2,50%).
Un leggero trend a rialzo è naturale anche se almeno per quest’anno e per l’anno prossimo l'impatto sulle rate sarà lieve e quasi impercettibile.
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