L’offerta delle banche si è ulteriormente ridotta anche in conseguenza di un inasprimento dei requisiti richiesti a coloro che richiedono i finanziamenti: il rapporto rata/reddito ormai ben al di sotto del 35%; la percentuale di concessione rispetto al valore dell’immobile offerto in garanzia (loan-to-value) che vede ormai la pressoché scomparsa dei mutui al 100% ed una forte diminuzione dello standard dell’80%.
A tutto ciò va aggiunto il forte aumento degli spread che vengono applicati attualmente dalle banche e che contribuiscono a rendere le rate estremamente pesanti se non inaccessibili.
Tutto questo contribuisce a mantenere uno scenario di incertezza sulle prospettive economiche per l’anno in corso e non consente agli italiani di fare calcoli certi ed in prospettiva futura.
Unica nota positiva per chi deve comprare casa sono i prezzi degli immobili, già in calo rispetto a quelli del periodo pre-crisi, ma che si prevede subiranno un ulteriore progressivo ridimensionamento del loro valore, in particolare quelli più obsoleti che risentiranno anche dei diversi parametri riferiti alle certificazioni energetiche.