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Mutui: tassi di riferimento ai minimi storici

Scritto da Mutuisì | 9 maggio 2019

 

Saranno contenti tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile e quindi troveranno un’ulteriore diminuzione delle rate in scadenza, ma avranno piacevoli sorprese anche coloro che hanno deciso di sottoscrivere mutui a tasso fisso.
  

Pur se in questi momenti in cui l’economia è fortemente condizionata dalle scelte politiche degli stati dell’Eurozona ed è opportuno non coltivare eccessive illusioni sulla stabilità dell’attuale trend, resta forte la sensazione che almeno sino alla metà del 2014 i parametri Euribor ed Eurirs resteranno stabili senza subire variazioni verso l’alto per poi ritornare a valori medi intorno rispettivamente al 2% ed al 3,5% nel 2016.

Stante l’attuale situazione verrebbe da consigliare agli aspiranti mutuatari di sottoscrivere mutui a tasso fisso, se non fosse che per effetto degli alti spread applicati dalle banche la differenza con quelli a tasso variabile ha raggiunto livelli piuttosto alti: a fronte di un tasso medio del 3,5% dei finanziamenti a tasso variabile le banche offrono mutui a tasso fisso intorno al 5,8%.