Il problema del rischio ambientale è così presente che il Ministero dell’ambiente ipotizza l’introduzione di una polizza assicurativa obbligatoria che tuteli dal rischio di calamità naturale, dal momento che, secondo i loro dati, il 78% della popolazione italiana è esposta al rischio.
Prova concreta della fragilità, è la proposta nella Legge di Stabilità del 2016 di prevedere aiuti per 1,5 miliardi da destinare ai privati e alle aziende residenti nei comuni che hanno dichiarato lo stato di calamità naturale.
La novità più interessante, tuttavia, sta nel fatto che il Consiglio dei Ministri ha recentemente stipulato un accordo con Abi per la concessione di mutui agevolati per gli interventi di ristrutturazione non coperti dalla percentuale di rimborso prevista per il danno subìto. Tali mutui, oltre ad essere erogati a condizioni particolarmente vantaggiose, saranno soggetti a garanzia statale.
In questo modo, chi richiede un mutuo per ristrutturare o ricostruire un immobile terremotato o alluvionato, non dovrà presentare particolari garanzie e potrà accedere ad un mutuo agevolato della durata massima di 25 anni. La cifra stanziata dal Governo per questa operazione, che vedrà la luce nel 2016, sarà pari a 60 miliardi di euro.
Le modalità con cui si potrà accedere a questo tipo di mutuo sono le stesse di un normale mutuo per ristrutturazione. Occorrerà cioè presentare un piano di ristrutturazione/ricostruzione, realizzato da una ditta edile autorizzata, che contenga espressamente l’indicazione di ogni singolo intervento che si intenda realizzare ed i relativi costi. Il capitale richiesto verrà erogato in base allo stato avanzamento lavori, ossia mano a mano che vengono completate le varie fasi degli interventi.
Se la banca dovesse accertarsi che il capitale erogato è stato diversamente utilizzato, il contratto di mutuo verrebbe rescisso immediatamente.