Secondo i dati dell’Abi, anche i finanziamenti complessivi (a imprese finanziarie e Pubblica Amministrazione), seppur in calo, sono in miglioramento dal -2,1 % di Ottobre 2014 al -1,6 % di Novembre 2014.
Altri segnali positivi riguardano i tassi di interesse dei prestiti che scendono al 3,66 %, livello rintracciabile a Dicembre 2010.
Nota stonata riguarda invece le sofferenze: le sofferenze lorde sono risultate a ottobre pari a quasi 179,3 miliardi, dai 176,9 miliardi di settembre e riguardano per il 15,8% i piccoli operatori economici, il 15,7% le aziende ed il 6,8% le famiglie.
Sono in aumento ad Ottobre 2014 a 83 miliardi di euro rispetto agli 81,2 miliardi di settembre 2014 anche le sofferenze nette. Questi numeri sottolineano che il rischio dei prestiti cresce ancora finché la crisi ha i suoi effetti sull’economia.
L’auspicio è – ha commentato il presidente dell’Abi Antonio Pautelli – che la situazione continui a migliorare agli inizi del 2015 con dei dati che non siano passivi.
La risalita per i prestiti a imprese e famiglie non è una caratteristica prettamente italiana ma è in linea con la tendenza dell’Eurozona.