La richiesta di prestiti da parte delle famiglie italiane sta vivendo una vera e propria impennata.
È quanto evidenziato dal CRIF che ha pubblicato il numero di interrogazioni registrate sul suo Sistema di Informazioni Creditizie relativamente alle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane nel mese di aprile 2019.
I dati raccolti hanno registrato, in particolare, una crescita del 6,9% rispetto allo stesso mese del 2018, e hanno confermato la dinamica positiva già in atto dall’inizio dell’anno.
L'indagine riguarda la richiesta sia di prestiti personali che di prestiti finalizzati: la prima tipologia di finanziamenti risulta cresciuta del +6,0%, mentre i prestiti finalizzati sono aumentati addirittura del +7,6%.
Altro dato molto interessante è anche l'aumento dell'importo medio richiesto in prestito, che ha registrato un +1,9% e si attesta su una cifra media di quasi 10mila euro per famiglia.
Per quanto riguarda le finalità dei prestiti, le richieste da parte delle famiglie italiane sono state destinate, nell'ordine, a:
Come è facilmente comprensibile, soprattutto per le due prime destinazioni d'uso, l'aumento è sicuramente dovuto ai bonus e agevolazioni previsti sulle ristrutturazioni e sull'acquisto di mobilio e di elettrodomenstici.
Colpisce maggiormente il fatto che crescono da parte delle famiglie anche le richieste di prestiti finalizzati a beni e servizi voluttuari, quali prodotti tecnologici o viaggi e vacanze.
D'altronde, dopo gli anni più bui della crisi economica, che fortunatamente sembrano essere ormai alle spalle, sono in molti a sentire l'esigenza di un lifestyle più soddisfacente.
Come si spiega questo incremento della domanda di prestiti da parte delle familgie italiane?
La risposta ce la fornisce proprio il CRIF, nella persona dell'executive director Simone Capecchi, il quale sostiene che "l'incremento dell’importo medio richiesto sembra indicare come il credito al consumo sia sempre più lo strumento utilizzato dalle famiglie per finanziare i propri progetti di acquisto”.
La vera ragione di questa impennata, sempre secondo Capecchi, è dovuta in particolare alle banche, le quali "hanno agevolato la dinamica in corso sviluppando prodotti sempre più vicini alle reali esigenze dei consumatori, elaborate a partire dal patrimonio informativo disponibile”. Perché, aggiunge, “l’espansione continua dei punti di contatto e dei canali digitali sta rappresentando un’opportunità unica per gli operatori di settore, ma questi aspetti devono essere adeguatamente analizzati per coglierne tutte le potenzialità”.
Come abbiamo detto anche noi, la digitalizzazione del settore mutui e prestiti ha facilitato l'accesso ai prodotti di credito e ha anche contribuito ad abbassarne notevolmente i costi, comportando un incremento notevole della richiesta da parte del consumatore.
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