Come anticipato in precedenza oltre all’inflazione la Banca centrale europea deve monitorare continuamente la stabilità dei prezzi anche se le attuali condizioni di scarsa liquidità l’ hanno portata ad effettuare prestiti ad hoc alle banche della zona euro.
Nonostante la situazione economica non sia molto favorevole, nei primi sei mesi del 2011 sono aumentate le richieste di mutui a tasso variabile puro e tasso variabile con il cap. Tutto ciò è la dimostrazione di come i consumatori abbiano preferito osare con le oscillazioni di un tasso variabile piuttosto di avere la certezza di un mutuo a tasso fisso con rate più onerose ma costanti per tutto il periodo.
Le richieste di mutuo per i mutui a tasso fisso invece sono in calo del 7%. Tale riduzione è dovuta agli aumenti dai minimi storici del 2010 che hanno portato la media dei tassi fissi a ca. il 5% interesse che risulta comunque contenuto e interessante.