Giovani coppie under 35, genitori single, genitori di figli disabili, giovani lavoratori precari: sono queste le categorie considerate a “rischio” dal Governo.
Si tratta di una parte di popolazione economicamente debole che pure costituisce il motore economico del Paese. Spesso non possono fornire un livello adeguato di garanzie per poter accedere ad un mutuo per la prima abitazione.
PRICING DIFFERENZIATO
Questa possibilità è legata alla pratica del “princing differenziato” nei prodotti bancari: i mutui con LTV sopra il 50% del valore dell’immobile hanno tassi di interesse più alti. Nei mutui coperti dal fondo, anche quelli in cui viene erogato un mutuo al 100%, la banca effettivamente si assume il rischio per un massimo del 50% del valore dell’immobile. Considerato ciò, la rata risulta più bassa di quella che si otterebbe senza aderire al Fondo.
E’ quindi palese che chi, facendo parte di queste categorie considerate a rischio, ha la possibilità di accedere al fondo di garanzia, ha un’evidente convenienza nel farlo: le probabilità di vedersi accettare il mutuo crescono esponenzialmente, mentre la rata diventa decisamente più sostenibile.
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