La differenza tra i tassi fissi e variabili ad oggi è ancora di oltre due punti anche se le previsioni prevedono il tasso Bce all’1,5%.
Il confronto mutui casa
Ad oggi i mutui variabili a 20 anni si aggirano in media intorno al 2,6% contro il 4,8% di quelli fissi, il che tradotto in soldoni è un risparmio di circa € 115,00. Mentre a 30 anni il risparmio si aggira intorno a €125,00.
Rimane alta la differenza tra il mutuo con tetto massimo (mutuo cap) e i mutui variabili che è di ca. sei decimi di punto per la durata di 20 anni e di sette decimi per la durata di 30. Tramutabile in un uscita mensile aggiuntiva di circa 60 euro. E' da dirsi che non vi è stato un aumento del mutuo con cap da parte delle banche.
Sembra quasi sicuro che per inizio luglio ci sarà un aumento del tasso Bce, l'Euribor a tre mesi si è già collocato oltre l'1,5%, saggio con cui probabilmente Trichet abbandonerà la Bce.
Se dovesse riverificarsi quanto accaduto ad aprile, a metà luglio l'Euribor a tre mesi dovrebbe arrivare tra 1,7% e 1,8% e quello a un mese tra 1,5% e 1,6%.
Rispetto ai minimi storici della primavera i tassi sono aumentati del doppio.
Nonostante le rate di mutui siano aumentate di circa € 100 sui mutui con debito residuo di € 100.000,00 le scelte dei consumatori che devono accendere un nuovo mutuo si orienta comunque verso i variabili classici.
In base alle ultime statistiche si evince che nel primo semestre 2011 rispetto al secondo semestre 2010 i fissi sono scesi del 15%, i variabili sono aumentati del 5% mentre i mutui con il cap sono anch'essi aumentati dell'8%.
I tassi fissi da 1 a 3 anni sono ancora convenienti bassi, quindi non si prevedono cambiamenti finanziari rilevanti nel medio periodo. La cosa strana che lascia un pò confusi è lo scarso richiamo dei mutui misti che al contrario dovrebbero avere un forte appeal.
Quest' ultimi sono quei mutui che permettono di esercitare un'opzione tra fisso e variabile a periodi prestabiliti.
Questa tipologia di mutui è molto favorevole perchè generalmente le fasi a tasso fisso sono legate all'Eurirs di periodo e questo permette di avere una rata piuttosto bassa.
Se prendiamo in esame un mutuo con opzione che prevede il cambio tasso ogni tre anni e consente di scegliere tra l'Euribor tre mesi +1,50% per il variabile, e l'Eurirs 3 anni +1,50%, nella prima ipotesi avremo un tasso finito del 3,1% e nella seconda del 3,8%.