Ottenere un mutuo al 100 per cento non era semplice neppure prima della crisi economica, ma è diventato ancora più complicato dopo lo scandalo dei mutui subprime - mutui concessi a creditori poco affidabili a tassi di interesse più alti.
D'altra parte, le stesse banche riconoscono che alcune categorie di soggetti (es. le famiglie numerose o le giovani coppie), pur potendo offrire poche garanzie, alla fine si rivelano dei buoni pagatori.
Il problema di fondo con i mutui al 100 per cento, infatti, è solamente uno: se il mutuatario smette di pagare, l'immobile posto a garanzia rischia di non coprire, con il suo valore, il debito residuo. E' questo uno dei motivi per cui la perizia sull'immobile è così importante: serve alla banca per capire qual è l'importo massimo erogabile.
Cominciamo da una situazione spinosa, ma purtroppo molto frequente: un giovane under 40 che si appresta a chiedere un mutuo al 100 per cento per l'acquisto della prima abitazione. Per fare richiesta di mutuo deve avere un reddito stabile da almeno 6-7 mesi, di importo pari ad almeno 3 volte la rata, più la copertura degli altri finanziamenti in essere.
In genere reddito e garanzia ipotecaria non bastano a coprire il maggiore rischio di credito di un mutuo al 100 per cento, quindi, è molto probabile che la banca gli chieda di sottoscrivere un'assicurazione sul mutuo, con la banca stessa come beneficiario.
Sottoscrivere un'assicurazione multirischio non è obbligatorio, ma può aumentare notevolmente le opportunità di ottenere un parere favorevole da parte della banca all'erogazione del mutuo.
Dal momento che il costo dell'assicurazione è interamente a carico del mutuatario, è possibile accettare l'assicurazione che viene proposta dalla banca o proporne una, magari più conveniente, che offra una copertura simile.
Un'altra ipotesi molto frequente è quella in cui un giovane under 35 richieda un mutuo per l'acquisto della prima abitazione pur essendo titolare di un rapporto di lavoro atipico, ad esempio uno dei tristemente celebri contratti a termine che, rinnovati periodicamente, possono durare anni. In questo caso è importante che, oltre al reddito e alla garanzia assicurativa, ci sia la possibilità di avere una garanzia fideiussoria. Il garante può essere un parente oppure, in alcuni casi, lo Stato italiano.
Grazie al Fondo di Garanzia Prima Casa, infatti, è possibile avere una garanzia statale fino al 50% della quota capitale erogata.
Possono beneficiarne tutti coloro che ne fanno richiesta, purchè l'importo del mutuo non superi i 250 mila euro. Ad avere priorità di accesso al fondo sono proprio i giovani under 35 titolari di un rapporto di lavoro atipico, le giovani coppie, i single con figli a carico e i conduttori di case popolari.
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