La legge prevede agevolazioni rivolte a chi improvvisamente, per gravi ragioni, si trovi impossibilitato a saldare le rate del mutuo.
La possibilità di interrompere il pagamento del mutuo è stata prevista dal Fondo di Solidarietà introdotto dalla 244/2007 e rifinanziato con il decreto Salva Italia.
Questo fondo serve a saldare alle banche, per conto dei mutuatari in difficoltà, il tasso di interesse applicato al mutuo, escluso lo spread.
In tal modo, l'intestatario di un mutuo acquisto prima casa, ha la possibilità di rimandare il pagamento fino a due volte e per una durata complessiva massima di 18 mesi.
Per poter beneficiare dell'agevolazione è necessario dimostrare l'esistenza di determinati requisiti:
Il decreto Milleproroghe 2018, inoltre, ha prorogato per tutto il 2019 e 2020 l’accordo firmato nel 2015 tra ABI, MISE, MEF e Associazioni dei Consumatori, che prevede la possibilità, in caso di perdita o drastica riduzione dell'orario del lavoro o in seguito a gravi problemi di salute, di interrompere il rimborso della quota capitale del mutuo.
Si tratta, nello specifico, di una sospensione del pagamento delle rate del mutuo della durata massima di 12 mesi, durante i quali il mutuatario dovrà continuare a versare all'istituto di credito la sola quota interessi.
Il piano di ammortamento verrà prolungato, aggiungendo il numero di mesi in cui non è stata saldata la rata.
Per richiedere la sospensione del mutuo basta fornire alla propria banca l'apposito modulo di richiesta e aspettare dalla stessa di conoscere l'esito della pratica: in caso di l'approvazione da parte di Consap si può accedere al Fondo.
L'intero iter richiede circa 25 giorni lavorativi.