Anche se continuasse il periodo nero per il mercato immobiliare italiano, per l’anno appena cominciato è comunque previsto un aumento dell’erogazione dei mutui.
Uno dei motivi principali sta nel fatto che gli istituti di credito, che negli anni passati avevano preferito investire in Bot e Btp, visto il crollo degli interessi sui titoli di credito italiani, si sono trovati ad avere più liquidità a disposizione ed hanno previsto un aumento medio del 25% del budget per i mutui determinando il taglio allo spread (la percentuale che la banca aggiunge al tasso Euribor per il tasso finale variabile o la percentuale da aggiungere al tasso Eurirs per la determinazione del tasso fisso).
TAGLI ALLO SPREAD SUI MUTUI
Come si può verificare dalle banche partner di mutuiSi.it, nell’anno appena concluso gli istituti di credito hanno cominciato a tagliare gli spread, a partire dei mutui a rischio più basso, ossia quelli in cui il rapporto tra importo del mutuo concesso e valore totale del bene è più basso (il cosiddetto loan to value). Questa distinzione, praticata da tutti gli istituti per evitare di concedere mutui che poi si potrebbero rivelare in perdita, in questo inizio anno dovrebbe attestarsi tra l’1,6 e il 2,2%.
La nuova liquidità spinge le banche a concedere più mutui per far fronte all’eccessiva disponibilità di denaro di cui dispongono e sul quale vigono dei tassi se i soldi rimanesseero fermi.
Proprio per questo, dopo l’aumento delle richieste di mutuo negli ultimi sei mesi del 2014, si prevede un trend simile in questo inizio 2015 soprattutto il taglio dei tassi sui prestiti ad aziende e famiglie. Inoltre ci si aspetta che questi soldi verranno richiesti principalmente per l’acquisto della casa.
BOOM DELLE SURROGHE
La possibilità di rinegoziare il mutuo presso lo stesso istituto oppure presso un’altra banca che pratichi condizioni più favorevoli senza oneri aggiuntivi è detta surroga. E’ prevista dal Codice Civile e da qualche anno l’art. 8 co. 3 L. 40/2007 ha dichiarato nulle le clausole che ne impediscono l’esercizio o prevedono il pagamento di penali da parte del cliente.
Si tratta di una pratica che nell’anno passato ha costituito una parte sostanziale delle nuove erogazioni e probabilmente sarà così anche nel 2015. Soprattutto chi ha stipulato un mutuo dal 2011 in poi (da quando lo spread sale costantemente) vuole ora rinegoziare le condizioni.
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