Questa spiacevole notizia si deve sommare all’aumento del costo del denaro effettuato ai primi di luglio dalla BCE che ha portato i tassi all’ 1,50% con un incremento di un quarto di punto e l’inevitabile innalzamento sia dei tassi fissi che di quelli variabili applicati ai mutui ed ai finanziamenti.
Dagli studi di Bankitalia i mutui a tasso variabile si sono già apprezzati arrivando al 2,8% mentre i mutui a tasso fisso è arrivato a ca. il 5%. Questo comporta un’aggravio di costi a carico dei consumatori in modo particolare per chi aveva scelto un’opzione a tasso variabile che con l’Euribor in aumento comporta rate più elevate. Chi invece deciderà di sottoscrivere un mutuo a tasso fisso troverà tassi leggermente apprezzati rispetto ai mesi precedenti.