TASSI MEDI E SOGLIE PIU’ BASSE PER I MUTUI
Vengono determinati rilevando i tassi effettivi medi praticati dalle banche comprensivi di commissioni e di tutte le spese. Per stabilire se gli interessi sono da considerarsi usurai devono essere aumentati di un quarto più un ulteriore margine di 4 punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a 8 punti percentuali
Si fa riferimento ad essi per quanto riguarda:
- aperture di credito in conto corrente
- scoperti senza affidamento
- crediti personali, leasing
- cessione del quinto dello stipendio
- credito per acquisti a rate
- mutui ipotecari.
Il cambiamento rilevante riguarda i mutui, dove i tassi medi registrati sono passati da 4,85 a 4,50 per quanto riguarda i mutui a tasso fisso e da 3,66 a 3,47 per quanto riguarda i mutui a tasso variabile. Ne consegue quindi che anche i tassi soglia siano diminuiti, passando da 10,0625 a 9,6250 per quanto riguarda i mutui a tasso fisso e da 8,5750 a 8,3375 per quanto riguarda i mutui a tasso variabile.
RIMBORSO INTEGRALE DEGLI INTERESSI PER CHI STIPULA UN MUTUO USURARIO
Questi valori di riferimento sono stati introdotti con la legge antiusura n°108 del 1996 allo scopo di tutelare chi stipula un contratto di mutuo soprattutto a fronte di eventuali insolvenze ed includono anche spese e penali di ogni tipo. La tabella dei tassi deve essere esposta in qualsiasi istituto bancario ed è richiedibile anche ai mediatori finanziari
Questo significa che chiunque stipuli un mutuo ipotecario con un taeg (tasso annuo globale) superiore alla soglia stabilita, sulla base anche della sentenza dell a Corte di Cassazione n°350 del 2013, può richiedere il rimborso per intero degli interessi già versati e non è tenuto a versare gli interessi rimanenti.