La decisione della BCE cambia anche la prospettiva per i tassi dei mutui che varia nuovamente nel giro di pochi mesi. Inoltre l’attuale andamento economico (rallentamento dell’inflazione e della ripresa) sta già generando un’inversione di tendenza concretizzatasi in un calo dell’Euribor e, in modo più marcato, dell’IRS tornato ai minimi storici.
L’irs, tornato ai minimi storici, crea nuove condizioni favorevoli per il tasso fisso con tassi che ora partono anche dal 4,3% rispetto al 5% cui tendevano sino a poco tempo fa.
Molto interessante, questa situazione, per chi oggi deve contrarre un mutuo o per chi vuole surrogarlo a condizioni più sicure e convenienti.
La prospettiva di tempi lunghi per eventuali rialzi dei tassi (improbabile che possano aumentare nuovamente prima della metà del 2012) fa si che anche il tasso variabile sia appetibile per chi preferisce questa forma di finanziamento dimostratasi storicamente più conveniente del tasso fisso se rapportata sul lungo periodo: consigliabile però solo a chi sia in grado di affrontare periodi più o meno lunghi di tassi e quindi rate alte.
Resta comunque una situazione di incertezza circa gli sviluppi futuri del mercato finanziario che spinge le banche a tenere un atteggiamento estremamente prudente (in termini di concessione e di spread) anche nel settore dei mutui.