Si chiama Mutuo Informato l’interessante guida per il consumatore pubblicata da Adiconsum, che riunisce i dati principali che occorre raccogliere quando si richiede un preventivo di mutuo, per non incorrere in spiacevoli sorprese.
Le istruzioni, insieme alla consulenza di mediatori e alle informazioni online, permettono di ottenere il miglior mutuo.
Di seguito i punti essenziali:
1. TASSO DI INTERESSE
Fisso, variabile o misto? Il tasso fisso è consigliato quando si prevede un aumento del costo del denaro, mentre se si prevede una diminuzione dei tassi il variabile potrebbe essere la scelta più vantaggiosa. Poi c’è il variabile con cap, che garantisce un tetto oltre il quale il tasso non potrà aumentare, ed il tasso variabile con rata fissa, in cui variazioni dell’indice di riferimento vanno ad agire solo sulla durata del mutuo. Attenzione, perché spesso il tasso delle prime rate (di ingresso) non corrisponde sempre a quello a regime.
2. SPESE ACCESSORIE
E’ bene confrontare le varie offerte anche rispetto alle spese di istruttoria e alle spese per eventuali perizie e assicurazioni. Per questo, sui fogli informativi che la banca ha l’obbligo di fornire al cliente o sul prospetto E.S.I.S. del mutuo scelto, è presente l’Indicatore Sintetico di Costo (I.S.C.), che ha lo scopo di aiutare il richiedente a comparare visivamente il costo effettivo, al di là del tasso nominale, dei vari mutui proposti.
3. INTERESSI DI MORA
E’ superiore a quello ordinario per scoraggiare ritardi nei pagamenti, ma non può comunque superare un determinato valore considerato usurario. Tuttavia, il ritardato pagamento può dare origine a tutta una serie di costi per il debitore (commissioni di insoluto, spese di recupero crediti), il cui ammontare è bene conoscere.
4. ESTINZIONE ANTICIPATA E CLAUSOLE VESSATORIE
Con la legge 40/2007 sono considerate nulle le clausole che prevedono penali o spese ulteriori per l’estinzione anticipata o il rimborso parziale anticipato. Inoltre, è bene verificare con l’aiuto di un notaio o di un’ associazione di consumatori che non siano presenti clausole vessatorie, nel qual caso il contratto è nullo.
5. EVENTUALI DETRAZIONI FISCALI
Per la prima casa ad esempio è possibile detrarre dalla quota di mutuo che copre il costo effettivo dell’abitazione una parte degli interessi passivi e delle spese accessorie (come la parcella notarile). E’ bene verificare quali sono le detrazioni fiscali cui abbiamo diritto con una figura competente.
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