Una delle principali agevolazioni del 2019 in fatto di immobili riguarda le ristrutturazioni.
Il 2019, infatti ha visto confermare le detrazioni fiscali previste per chi desidera effettuare interventi sulla propria abitazione.
Grazie a questo sistema di incentivi, risulta ancor più vantaggioso chiedere un mutuo ristrutturazione nel 2019, sia che si voglia intervenire sulla prima che sulla seconda casa.
Vediamo, quindi, tra le previsioni sui mutui per il nuovo anno, quelle che riguardano le opere di ristrutturazione.
Come è noto, il mutuo non si può chiedere solamente per comprare un immobile, ma anche per altre finalità.
Tra queste rientra il mutuo ristrutturazione, una tipologia di finanziamento richiedibile, se necessario, anche in concomitanza del mutuo acquisto.
Diverse banche propongono la formula mutuo acquisto + ristrutturazione, come ad esempio CheBanca!, perché capita spesso di acquistare un immobile in condizioni non proprio ottimali.
Si può comunque sempre optare anche per il solo mutuo ristrutturazione, come ad esempio quelli offerti da BNL e Cariparma.
Cos'è il mutuo ristrutturazione?
È un finanziamento pensato per sostenere le spese effettuate per interventi di manutenzione e di riqualificazione energetica: può essere erogato sia per la manutenzione ordinaria, cioè per i piccoli interventi che per quella straordinaria, cioè le grandi opere effettuate su ampie porzioni dell’edificio.
Come nel caso dei finanziamenti destinati all'acquisto di immobili, il mutuo ristrutturazione si può scegliere con diverse tipologie di tasso, fisso, variabile o misto, e prevede una durata dai 5 ai 30 anni.
L’importo richiesto può giungere fino all’80% del valore della casa e può essere erogato in un’unica soluzione oppure durante lo stato di avanzamento dei lavori.
In alternativa a questo mutuo si può chiedere un prestito personale: tuttavia i tassi di interesse dei prestiti sono solitamente più alti di quelli dei mutui.
Perché conviene il mutuo ristrutturazione 2019?
Il mutuo ristrutturazione nel 2019 risulta una scelta particolarmente conveniente per almeno tre motivi:
Questo bonus ricalca quelli degli anni precedenti e consiste in un sistema di agevolazioni fiscali pensato per chi effettua degli interventi di ristrutturazione edilizia.
Gli incentivi possono arrivare fino al 50% per un massimo di spesa di 96 mila euro.
Si possono portare in detrazione interventi effettuati sugli edifici privati e legati al restauro e al risanamento delle parti comuni, gli interventi destinati a migliorare l'efficientamento energetico, quelli volti alla rimozione di barriere architettoniche e alla ricostruzione dopo eventi calamitosi.
Quando si parla di ristrutturazione ci si riferisce a:
A usufruire del bonus ristrutturazione possono essere sia i proprietari dell'immobile o edificio, sia chi ne ha l’usufrutto, come anche il locatario: chi di fatto ha sostenuto la spesa, che deve essere attestata da un bonifico certificato.
La detrazione fiscale spetta infatti sugli interessi relativi alla parte di mutuo effettivamente utilizzato per i lavori specifici, non sul resto del finanziamento. Perciò è necessario documentare scrupolosamente le spese sostenute per i lavori.
I documenti necessari per ottenere un mutuo ristrutturazione, e poter così usufruire delle detrazioni fiscali sugli interessi passivi nei modi che abbiamo detto, variano a seconda della tipologia di intervento.
Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria bisogna presentare all'istituto di credito soltato il preventivo delle spese proposto dalla ditta che realizza i lavori; per la manutenzione straordinaria oltre al preventivo servono anche il progetto, l'autorizzazione edilizia, la CILA o la SCIA, a seconda dell'entità dei lavori, e l’istruttoria per il mutuo.
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