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L'ABC del mutuo
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L'ABC del mutuo

Calcolo rata del mutuo: come funziona

2 min di lettura
rata mutuo

Accendere un mutuo per comprare casa è un passo importante e impegnativo. Ecco perché è fondamentale essere ben consapevoli, nel caso in cui decidessimo di procedere, di quello che è l’importo che dovremo restituire mensilmente ed essere certi che questo sia sostenibile per noi, tenendo conto di quello che è il nostro reddito e di quelle che sono le nostre possibilità economiche attuali.

Le rate del mutuo, quasi sempre a cadenza mensile (la più utilizzata), non possono superare un terzo dello stipendio.

Mutuo: importo e durata

L’importo del mutuo, nella maggioranza dei casi, non deve superare l’80% del valore dell’immobile. Quando l’importo del mutuo arriva a coprire il 100% del valore, la banca richiede ulteriori garanzie.

Per quanto riguarda invece la durata del mutuo, questa può variare da 5 anni, il minimo, fino a un massimo di 30 o 40 anni, e, in pochissimi casi, può anche arrivare fino a 50 anni. Chiaramente la rata è più alta nel caso in cui scegliamo una durata del mutuo più breve e, al contrario, più bassa nel caso in cui la sua durata è più lunga.

Come si calcola la rata del mutuo?

Il calcolo della rata del mutuo deve tenere conto di alcuni fattori:

  • il costo dell’immobile;
  • il capitale iniziale;
  • la durata del mutuo;
  • il tasso d’interesse;
  • il TAEG;
  • le spese accessorie per il mutuo.

Sono proprio questi elementi a incidere e, quindi, a determinare, l’importo finale della rata.

Tasso d’interesse e TAEG

Il tasso d’interesse resta sempre lo stesso nel caso in cui decidiamo di accedere un mutuo a tasso fisso (l’indice di riferimento è l’Irs o Eurirs), la cui rata è fissa per tutta la durata del contratto, mentre varia se scegliamo di fare un mutuo a tasso variabile, poiché, nel tempo, viene sottoposto alle oscillazioni del mercato e quindi ai suoi parametri di riferimento (Euribor o BCE).

Un altro fattore che determina il costo effettivo del mutuo e, quindi, anche l’importo della rata, è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), un indice espresso in termini percentuali. Le spese che rientrano nel calcolo del TAEG sono gli interessi applicati all'importo totale del mutuo, ma anche molte delle spese accessorie del mutuo.

Spese accessorie per il mutuo

Non dovete mai sottovalutare le spese accessorie per il mutuo, costi che hanno un peso importante sull’importo finale della rata. Queste sono:

  • le spese d’istruttoria: possono incidere notevolmente sul costo totale del mutuo. Sono da corrispondere all’istituto di credito per esaminare la richiesta di finanziamento. Una volta sottoscritta la domanda di mutuo, la banca decide se dare una delibera di concessione del prestito o, viceversa,  una risposta negativa;
  • la perizia: il costo è quello del tecnico che viene chiamato per effettuare una perizia sul valore dell’immobile e su quelle che sono le sue attuali condizioni;
  • l’imposta: ogni mutuo ipotecario è sottoposto al pagamento di un’imposta, pari allo 0,25% del mutuo, se si tratta di prima casa, e al 2% se il mutuo riguarda una seconda casa;
  • le spese assicurative: sono inerenti alle polizze assicurative necessarie per la stipula del mutuo. In particolare viene richiesta al mutuatario l’assicurazione incendio e scoppio del fabbricato, il cui costo varia non solo in base al valore dell’edificio, ma anche in base alla durata e all’importo del mutuo;
  • le spese notarili: riguardano gli atti notarili che sono fondamentali per la sottoscrizione del mutuo e rappresentano una buona fetta delle spese accessorie del mutuo.
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