Per sostenere la ripresa economica, le associazioni di consumatori e Abi si sono impegnati, nell’ultimo anno, in una serie di accordi volti a sostenere le famiglie in difficoltà sul fronte dei mutui e dei prestiti, mettendo in atto alcune iniziative che hanno tre principali finalità:
-facilitare l’accesso al credito da parte delle famiglie italiane
-sostenere le famiglie in difficoltà o in particolari condizioni di disagio economico
-favorire il consumo anche nell’ambito dei prodotti bancari, creando maggiore trasparenza nel settore
A questo scopo, è stato istituito il progetto CREDIamoCI, basato sulla collaborazione tra istituti bancari aderenti all’iniziativa, istituzioni e vari interlocutori privati, con un programma di lavoro biennale che crei degli strumenti di cui i consumatori possano avvalersi proprio per superare più agevolmente le difficoltà incontrate in questo periodo di crisi economica.
PROGETTO CRESCITA
Per sostenere la crescita, uno dei metodi creati tramite il progetto CREDIamoCI è stato proprio il “Piano Famiglie”, che prevede la possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale del mutuo per un massimo di 12 mesi. La quota interessi, invece, deve essere rimborsata nelle scadenze previste. Nella sospensione rientrano anche le rate scadute e non pagate nei 90 giorni antecedenti l’accettazione della domanda.
Per la lavorazione della domanda occorrono 30 giorni lavorativi, 45 per i clienti cartolarizzati (ossia per coloro il cui prestito è stato ceduto dalla banca a terzi, pur mantenendo tutti i rapporti relativi al prestito con la banca originaria).
Il Piano Famiglie non ha solo lo scopo di aiutare le famiglie in difficoltà con la rata del mutuo, ma anche di infondere un nuovo clima di fiducia nei consumatori, sopratutto nei giovani, in modo che possano serenamente richiedere un nuovo finanziamento, senza il timore di non sapere come fronteggiare eventuali periodi di difficoltà.
Tra novembre 2009 e ottobre 2015, sono state 123.630 le famiglie che hanno sospeso il pagamento del mutuo, per un debito pari a 13,3 miliardi. Una cifra ragguardevole, che ha contribuito in qualche modo ad alleviare l’incidenza della crisi economica sui consumi delle famiglie.
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