Sembra che la dotazione del Fondo di garanzia prima casa stia per esaurirsi.
Questo è quanto è stato annunciato negli ultimi giorni da Giovanni Sabatini, direttore generale dell'ABI, durante l’audizione in Parlamento sulla Legge di Bilancio 2019.
I dati forniti dalla Consap confermano la notizia, e la concessionaria ha aggiunto che i fondi a disposizione si esauriranno alla fine di dicembre 2018.
Cosa succederà poi?
***AGGIORNAMENTO 2021/2022***
L'operatività del Fondo è stata rinnovata più volte negli ultimi anni, e l'ultima volta è stato rifinanziato con il Decreto Sostegni Bis (DL. 25 maggio 2021, n.73, art. 64).
La bozza della Legge di Bilancio 2022 contiene, all'art.37, una conferma delle agevolazioni previste dal Decreto, cioè del Bonus prima casa under 36, e dà notizia anche di un prossimo rifinanziamento del Fondo di Garanzia con ulteriori 242 milioni di euro per il 2022.
Il Decreto Sostegni Bis prevedeva uno stanziamento di 290 milioni che si sommeranno ai 137 milioni già in dotazione al Fondo, a cui si aggiungeranno quindi i 242 milioni previsti dalla bozza di legge di Bilancio per rafforzare le misure in essere.
Se le risorse finanziarie del Fondo di garanzia prima casa, come previsto, dovessero terminare a fine 2018, poi cosa succerebbe?
L'Abi ha già sollecitato un rifinanziamento del Fondo, che finora ha permesso l'erogazione di oltre 90 mila mutui, il 58% dei quali a favore di giovani tra i 20 e i 35 anni.
Si può dunque ben sperare che nel 2019 vengano stanziati nuovi fondi dalla Consap, ma ancora nessuna risposta ufficiale è arrivata in tal senso.
Questo strumento finora si è rivelato utilissimo ed è stato accolto con grande entusiasmo soprattutto da coppie giovani e lavoratori precari, che attraverso tale garanzia sono finalmente riusciti ad ottenere un mutuo, dopo anni di tentativi vani.
Si stima che il Fondo di garanzia prima casa conti una media di 300 richieste al giorno.
Il motivo di tanto interesse è presto detto: il Fondo Consap ha favorito l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa, permettendo a molte giovani famiglie senza patrimoni alle spalle di accedere ad un mutuo fino al 100% del valore dell’immobile.
Sabatini, direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana, ne ha parlato in termini entusiastici, descrivendolo come "un esempio di successo nel favorire l’acquisto della prima casa”, soprattutto per le categorie economicamente più svantaggiate.
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