Giovani e giovani coppie si trovano spesso di fronte ad un dilemma: stipulare un mutuo a tasso variabile e avere un finanziamento più conveniente, ma anche più rischioso, oppure scegliere un mutuo a tasso fisso, sicuro ma più costoso.
mutui con opzione permettono di scegliere periodicamente tra tasso fisso e tasso variabile, sfruttando le possibilità offerte dalle variazioni dell'andamento dei tassi anche sul lungo periodo.
Insomma, la flessibilità che serve ad un giovane che deve sostenere un finanziamento della durata media di 20-30 anni.
Alcune tipologie di mutuo permettono di passare da tasso fisso a variabile a cadenze prestabilite (es. ogni 10 anni), mentre altri consentono di farlo in qualsiasi momento.
E' il caso del mutuo You Premium Acquisto di Banca Popolare di Milano, in cui nel periodo a tasso variabile il cliente ha diritto di ottenere in qualsiasi momento il passaggio a tasso fisso per un periodo non inferiore a 3 anni. L'opzione è esercitabile più volte nel corso del mutuo, semplicemente inviando una richiesta scritta. Per il passaggio al tasso fisso occorrono circa 45 giorni.
Il cliente decide per quanto tempo tenere il tasso fisso (se vuole anche fino alla fine del periodo di rimborso), dopodichè il finanziamento ritorna automaticamente a tasso variabile.
I primi anni di rimborso del mutuo sono i più importanti, perchè nei mutui con ammortamento alla francese (i più diffusi) nei primi anni si paga la maggior parte della quota interessi.
Per risparmiare l'ideale sarebbe partire con il tasso variabile, generalmente più conveniente rispetto al fisso, specialmente alla luce del brusco rialzo del tasso fisso registrato lo scorso anno. Per approfondire puoi leggere le nostre previsioni per i mutui 2018.
Passare al tasso fisso può essere utile in un secondo momento, se la forbice tra tasso fisso e tasso variabile dovesse ridursi. Se invece dovessero verificarsi eventi come la perdita del posto di lavoro o una riduzione dell'orario lavorativo, si può sempre sospendere il pagamento della rata del mutuo - con la nuova moratoria è possibile sospendere il pagamento della quota capitale fino a 12 mesi, agevolazione prorogata da Abi fino al 31 dicembre 2018.
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