Svalutazione degli immobili
Il 2015 conferma che il valore degli immobili è in calo: - 0,7% rispetto al trimestre precedente e -3,4% rispetto ad un anno fa.
L'Istat afferma che il ribasso registrato da quattro anni a questa parte è di circa 13 punti percentuali e la diminuzione riguarda sia le nuove costruzioni che quelle già esistenti con una differenza tra le due tipologie che si assottiglia sempre di più.
Il Codacons analizza questi dati addossando la colpa alla scelta restrittiva delle banche in fase di concessione di mutui. Il calo notevole del 72% delle erogazioni, dal 2007 a oggi, ha ridotto il potere di acquisto dei cittadini e ha comportato l'inevitabile riduzione del valore delle case.
I mutui rappresentano soprattutto per i giovani un obiettivo non sempre semplice da raggiungere ma ultimamente, grazie alla riapertura del credito a livello europeo, le banche hanno ripreso ad aumentare il gettito.
Il nuovo processo dovrebbe ridare potere di acquisto ai clienti: se aumentano le compravendite risale anche il valore delle case.
Il ruolo delle banche
Il quattordicesimo calo consecutivo dei prezzi di acquisto deve spingere le banche ad arginare questa perdita continua che si ripercuote sul mercato immobiliare.
La ripresa può essere sostenuta soltanto da un'inversione di tendenza in materia di credito a famiglie, giovani e lavoratori.
Il nuovo Fondo Garanzia per la prima casa, pensato per le giovani coppie che non possono accedere a specifici finanziamenti, spinge le persone ad informarsi sull'acquisto degli appartamenti. Allo stesso tempo, ci sono nuovi prodotti che sfruttano il calo attuale dei tassi di interesse, come il Mutuo Green di Cariparma e il Mutuo Unico di Bnl che fissano tassi finiti molto convenienti.
A questo punto resta compito delle banche essere disponibili e rapide nel concedere i mutui ai cittadini che li richiedono.
