Il tasso variabile resta tuttora il prodotto migliore e più conveniente sul lungo periodo per chi deve richiedere un mutuo.
Tenuto conto dell’andamento dei parametri di riferimento (Euribor per il t.v. ed Irs per il t.f.) la differenza rispetto ad un mutuo a tasso fisso è attualmente di circa il 2% su base annua e non ci si aspettano grosse variazioni in un prossimo futuro.
Sebbene sia statisticamente provato che il confronto tra il costo finale di un mutuo a tasso fisso e quello di un mutuo a tasso variabile, alla scadenza dell’ammortamento, si è sempre dimostrato favorevole a quest’ ultimo, occorre tenere presente che in ogni caso prima o poi il parametro di riferimento Euribor è destinato a risalire e quindi nella scelta del tasso variabile è prudente valutare da subito se si sarà in grado di sostenere eventuali, anche se limitati nel tempo, aumenti consistenti dell’importo della rata.
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