I tassi dei mutui, infatti, già ai minimi storici dall'anno scorso, stanno ora calando sino a soglie mai raggiunte prima.
Vediamo di capire come si spiega questo fenomeno e quali potrebbero essere i probabili scenari futuri.
Coronavirus e mutui: tassi sempre più bassi
L'emergenza Coronavirus ha comportato un calo vertiginoso delle Borse Internazionali e simultaneamente degli indici Eurirs ed Euribor, che si attestano oggi su valori sotto o limitrofi allo zero.
Ad esempio, oggi 9 aprile, l'Eurirs a 20 anni si attesta a 0.18, mentre l'Irs a 3 mesi a -0.34%.
Come è noto, questi indici vengono usati come parametri di riferimento per calcolare i tassi di interesse da applicare ai mutui, rispettivamente per quelli a tasso fisso e per quelli a tasso variabile.
Tale flessione comporta un'importante conseguenza sui mutui: fa scendere il Taeg (tasso annuo effettivo globale), cioè quel valore, espresso in percentuale, che rappresenta l'interesse che viene applicato al finanziamento, inclusi i costi delle spese obbligatorie relative all'apertura ed al pagamento del finanziamento (spese di apertura e gestione della pratica e coperture assicurative).
Di conseguenza, un periodo come questo, potrebbe far risparmiare alcune centinaia di euro all'anno al futuro mutuatario o a chi decide di optare per una surroga del mutuo in tempi brevi.
Chi ha dei risparmi da parte, non appena l'economia sarà ripartita, potrebbe anche valutare di chiedere un mutuo per investimento, dal momento che, molto probabilmente anche il mercato immobiliare subirà una notevole flessione dei prezzi.
Chi ha in mente di stipulare un contratto di mutuo, o di surrogare il proprio finanziamento in corso, potrebbe iniziare a studiare il mercato ora per farsi un'idea della rata da pagare utilizzando un simulatore di mutui online.
Non appena il mercato dei finanziamenti verrà riavviato, sarà già preparato sull'ipotetica spesa da sostenere e potrà cogliere al volo l'occasione di risparmio che gli si prospetta.
