Mutuo o affitto: cosa conviene?
Questo è uno dei dubbi che più spesso assilla chi decide di cambiare casa.
Ecco perché abbiamo deciso di analizzare a fondo le due opzioni e di condividere con te le nostre considerazioni.
Entriamo subito nel vivo e scopriamo dunque tra mutuo e affitto quale scegliere.
Scegliere di accendere un mutuo per l'acquisto di un immobile può richiedere uno sforzo nell'immediato maggiore rispetto all'affitto.
Solitamente, infatti, per comprare casa è necessario disporre di una cifra pari al 20% del costo dell'immobile, perché il mutuo copre soltanto l'80% dell'importo.
A questo si deve aggiungere una somma per coprire tutti i costi del mutuo, comprese la perizia, le spese notarili, le imposte e le altre spese accessorie.
Tuttavia, non tutti sanno che esistono diverse agevolazioni che permettono di arrivare a coprire fino al 100% dell'importo del mutuo.
Una di queste è il Fondo di garanzia prima casa Consap che riguarda l'acquisto della prima casa, ovvero quella dove si andrà effettivamente ad abitare. Queste facilitazioni sono pensate soprattutto per le categorie più svantaggiate, in primis i giovani che per motivi di precarietà o mancanza di lavoro non hanno i requisiti per accedere a un mutuo. Se si è under 35, quindi, prendere un mutuo può risultare più conveniente di quanto si pensi, considerando inoltre che in questo caso la durata dell'ammortamento si può spalmare sino a 30 anni o anche di più.
A vantaggio di tale decisione c'è anche il fatto che i prezzi degli immobili continuano ad essere a ribasso e i tassi di interessi sui mutui ai minimi storici, e secondo le previsioni Euribor non sono previste impennate per i prossimi anni. Se ci si vuole fare un'idea della rata che si andrebbe a pagare si può facilmente consultare un comparatore di mutui online. Una casa di proprietà permette anche degli interventi di ristrutturazione che vengono incentivati dallo Stato. Ormai da anni vengono rinnovati gli ecobonus che consentono a chi acquista di effettuare interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica.
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Inoltre c'è anche un fattore culturale per cui gli italiani continuano a propendere per l'acquisto di una casa, che viene vista come un solido investimento ed una eredità per i propri figli. Va sottolineato però che le agevolazioni e gli sgravi fiscali sono validi solo per determinate categorie di immobili e di acquirenti, e solo nel caso che si risieda anagraficamente in quell'abitazione.
Perciò è consigliabile avere una certa stabilità prima di optare per questa soluzione.
Se invece si è costretti o si desidera vivere in costante movimento, il discorso cambia e può risultare più conveniente scegliere l'affitto.
L’affitto permette senza dubbio una maggiore versatilità verso gli eventi della vita.
Per cui, nel caso di eventuali trasferimenti o altri importanti cambiamenti, con un affitto sarà più facile trasferirsi o mutare abitudini di vita. È stato stimato, inoltre, che i costi di un mutuo iniziano ad essere ammortizzati solo dopo alcuni anni dalla stipula (circa 8), pertanto se si ha intenzione di cambiare casa nel giro di poco tempo, l'affitto può rappresentare una soluzione più opportuna.
Inoltre l'opzione affitto nel breve periodo risulta solitamente più economica di un mutuo, anche grazie al fatto che le tasse e le spese di manutenzione straordinaria dell'immobile sono a carico del proprietario.
Questo può quindi consentire all'affittuario di utilizzare il denaro "guadagnato" impiegandolo per altri investimenti o per uno stile di vita migliore, concedendosi magari qualche agio quali viaggi, acquisti e altri comfort.
D'altra parte la casa che si prende in affitto non può essere modificata o ristrutturata a proprio gusto e secondo le proprie esigenze e questo spesso causa una sensazione di estraneità e freddezza in chi la abita.
Resta poi il dato di fatto che il denaro versato mensilmente al locatore va perso, nel senso che non genera alcun tipo di rendita per il futuro.
Questo comporta che chi abita in affitto, oltre a non produrre alcun investimento, viva una situazione di precarietà prolungata nel tempo anche perché il proprietario di casa, a scadenza del contratto, non è tenuto a rinnovare.
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Arrivare a compiere la scelta migliore tra mutuo o affitto non è quindi semplice poiché, come abbiamo visto, entrambe le opzioni generano vantaggi e svantaggi da non sottovalutare.
Inoltre stiamo parlando di una scelta di vita che potrebbe condizionare le nostre abitudini per molti anni, perciò va presa con le dovute cautele.
Volendo semplificare molto, comunque, possiamo concludere che accendere un mutuo rappresenti una buona soluzione quando si ha una vita piuttosto stabile, si rientra nelle categorie agevolate e si desidera realizzare un investimento da lasciare in eredità.
Al contrario, vivere in affitto può rappresentare l'opzione migliore per chi non ha una residenza stabile né risparmi da parte o per chi predilige impiegare il proprio denaro per altri investimenti o per uno stile di vita più costoso.
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