Il Report Gabetti sul mercato residenziale offre ottimi spunti su quella che è stata l’erogazione di finanziamenti per l’acquisto di abitazioni nel 2021. A questa analisi mutuiSi ha contribuito nel fornire utili informazioni riguardo le caratteristiche della domanda di mutui 2021.
Per quanto riguarda i mutui per acquisto abitazione, i tassi vantaggiosi hanno sostenuto la domanda, portando, nei primi nove mesi dell’anno, ad un erogato complessivo alle famiglie pari a 45,7 Mld €, +30% rispetto allo stesso periodo del 2020 (Dati Banca D’Italia).
"Una forte spinta al buon andamento delle compravendite residenziali nel 2021 è stata data dal combinato disposto tra il mutuo Consap per gli under 36 che ha rappresentato quasi il 50% del totale del mercato nella seconda metà dell’anno e dal cosiddetto bonus under 36 che prevede la totale esenzione del pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale."
Antonio Ferrara, Amministratore Delegato di Monety
I finanziamenti per l’acquisto di abitazioni a famiglie consumatrici, nel 2020, sono stati pari a 50,5Mld €, +5,2% rispetto al 2019 (dati Banca D’Italia). In attesa di scoprire come chiuderà il 2021, nei primi nove mesi del 2021 il finanziamento per l’acquisto di abitazioni è stato pari a 45,7 Mld €, +30% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Il primo trimestre 2021, registra una crescita di erogato molto consistente con 14,7 Mld di € di erogato, +29,3% rispetto al primo trimestre 2020, cosi come il secondo trimestre che vede una crescita ancora più evidente con un erogato pari a 16,6 Mld di €, +39,9%. In leggero calo il terzo trimestre 2021 che registra 14,4 Mld di €, +22,1% rispetto al terzo trimestre 2020.
In generale, nei quattro trimestri del 2020, nonostante l’emergenza Covid, si è registrata una variazione tendenziale positiva, rispettivamente +1,6%, +0,9%, +10,8% e +7,5% da attribuirsi principalmente al maggiore peso della componente surroghe e sostituzioni (19% a fronte dell’11% dell’anno precedente).
Una variazione ancora più positiva registrata anche nei primi tre trimestri del 2021, rispettivamente +29,3%, +39,9% e +22,1% rispetto allo stesso periodo del 2020, dovuto principalmente all’andamento favorevole dei tassi d’interesse che ha spinto notevolmente la richiesta di mutuo, e fatto diminuire la percentuale di surroghe e sostituzioni al 13%.
Secondo il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni Banca d’Italia, nel quarto trimestre 2021 il rapporto tra ammontare del mutuo e valore dell’immobile (Ltv) è stato pari al 77,9%, in aumento del +0,1% rispetto al trimestre precedente e del +1,6% rispetto allo stesso trimestre 2020 (76,7%).
Secondo le richieste di mutuo per acquisto abitazione rilevate dal portale mutuSi.it, nel 2021 il ticket medio è stato di 153.584 €, in incremento rispetto al 2020.
A livello di durata, prevalgono i mutui di 25-30 anni, che insieme coprono il 75% delle richieste, in leggero rialzo rispetto al 2020. Questo aspetto segue un po’ il ragionamento fatto per il ticket medio: un tasso di interesse a minimi storici, che ha caratterizzato il 2021, consente di richiedere un importo più alto, distribuirlo in un arco temporale dai 25 ai 30 anni e pesare meno sul bilancio mensile della famiglia.
In linea con le altre fonti istituzionali, si registra una prevalenza per il tasso fisso pari al 94% delle richieste, stabile rispetto al 2020. Il tasso fisso viene preferito al tasso variabile viste le turbolenze dei mercati finanziari che possono colpire la stabilità finanziaria del sistema creditizio di un Paese come l’Italia a causa dell’alto debito pubblico e dell’oscillazione dello spread.
Il rapporto tra l’importo del finanziamento concesso e il valore dell’immobile, il cosiddetto Loan ToValue (LTV), vede per il 2021 come quota maggiormente richiesta (60% delle richieste) un importo che si colloca oltre l’81% del valore dell’immobile. Dato in crescita sia rispetto al 2019 che registrava il 16%, sia rispetto al 2020 dove i richiedenti erano il 36%. Si evidenzia, quindi, una crescita al 2021 della richiesta mutuo per un importo superiore all’81% al valore dell’immobile dovuta soprattutto alla durata dei bassi tassi di interesse e alla ripresa del sistema economico italiano.
Anche sulle classi d’importo si notano delle nette differenze rispetto al 2020 e al 2019. Le richieste di mutuo al di sotto dei 100.000 € sono cresciute in termini di peso sul totale, rispetto al 2021, arrivando a pesare il 36% del totale, rispetto ad una quota del 21% nel 2020.
Quelle dai 101.000 ai 150.000 € diminuiscono arrivando a pesare il 38%. Crescono le richieste di finanziamento di importo tra 151.000€ e 200.000€, passando dal 14% del 2020 al 26% del 2021.
In termini di provenienza, il 2021 vede il numero maggiore di richieste per la provincia di Roma (13%), seguita da Milano (12%), Torino e Napoli (5%).
Per quanto riguarda il profilo del richiedente, si conferma la prevalenza dei dipendenti privati, pari al 55%, anche se crescono in termini relativi i richiedenti con partita Iva con il 29%.
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