Buone notizie dall'osservatorio periodico Cerved riguardante le imprese del settore industriale. Le sofferenze italiane, ossia il numero di prestiti considerati inesigibili che gravano sui bilanci dei nostri istituti di credito, continuano a diminuire.
L'agenzia di rating nazionale ha infatti presentato le stime relative al tasso di ingresso in sofferenza delle società non finanziarie che, secondo le previsioni, si appresta a tornare ai livelli pre-crisi alla fine del 2017.
Una buona notizia soprattutto per chi richiede un mutuo, dal momento che le sofferenze bancarie gravano pesantemente sui bilanci delle banche del nostro Paese e sono state, negli anni della crisi, una delle cause della difficoltà delle famiglie italiane ad accedere a mutui e prestiti.
Infatti, se i bilanci bancari sono gravati da prestiti considerati inesigibili, questo si ripercuote anche sui mutui, dal momento che ci sarà minore disponibilità delle banche a prestare denaro ed è più frequente la richiesta di maggiori garanzie e di assicurazioni contro il rischio di insolvenza.
POLIZZE E CREDITO
Le assicurazioni sul credito non sono obbligatorie ma sono necessarie per poter concedere la maggior parte dei mutui con un loan to value superiore al 50%, considerati più rischiosi.
Purtroppo i mutui di questo tipo costituiscono una grossa fetta delle erogazioni e nella maggior parte dei casi le uniche garanzie che il mutuatario può fornire sono il reddito e l'immobile posto sotto ipoteca. Le polizze richieste con maggior frequenza sono quelle volte ad assicurare il pagamento del mutuo in caso di perdita del posto di lavoro o di diminuzione consistente del reddito familiare.
Pur non essendo eccessivamente gravose, le assicurazioni contro il rischio di insolvenza vanno comunque a gravare sul costo finale del mutuo. La speranza per il futuro è che, visto il miglioramento del quadro macroeconomico nel nostro Paese, si possa fare a meno anche di questo genere di garanzie aggiuntive.
Nell'attesa che questo avvenga, a chi non ha modo di fornire garanzie ulteriori non resta che affidarsi al Fondo di Garanzia Statale, in grado di garantire fino al 50% della quota capitale erogata con il mutuo.
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